(ASI) L’annuale indagine Confindustria sul lavoro nelle aziende associate registra che nel 2019 nell’industria in senso stretto il 66,1% dei lavoratori sono coperti da un contratto aziendale che prevede l’erogazione di premi variabili collettivi.
Negli ultimi anni, anche sulla scia del regime fiscale agevolato riconosciuto in via strutturale alle retribuzioni premiali legate ad incrementi di produttività aziendale, la diffusione della contrattazione di secondo livello è cresciuta sia nell’industria sia nei servizi, aumentando tra i 2 e i 5 punti percentuali, a seconda della dimensione aziendale. Oltre alla corresponsione di premi, più di un terzo dei contratti aziendali prevede oggi la possibilità che questi siano convertiti in welfare (35%). Nel 2019 quasi un’azienda associata su 10 (1 su 5 tra quelle di grandi dimensioni) ha introdotto forme di “lavoro agile", la diffusione del cosiddetto smart working risulta in forte aumento, quasi raddoppiando tra 2018 e 2019.