I mercati finanziari sotto attacco della speculazione globale chiudono ancora in perdita.
Si va verso una recessione globale e alla civile rivolta mondiale?
(ASI) I mercati finanziari dell'occidente anche questa settimana hanno registrato una forte perdita. Un dato allarmante che alza il livello di guardia sui rischi di recessione che stiamo correndo. Riflessi negativi che si ripercuoteranno a livello planetario se la speculazione non sarà messa in condizioni di non nuocere e di non attuare più spregiudicate manovre che vanno contro le economie e le sovranità degli Stati.
-Stati Uniti. Per la quarta settimana il mercato è in perdita. Era dal marzo del 2009 che non si erano nriscontrate perdite così pesanti nell'arco di quattro settimane. Un riscontro che desta preoccupazioni crescenti sugli effetti negativi che questa cattiva situazione potrà avere sulla situazione economica degli Usa.
Infatti, venerdì scorso, il Wall Street Dow Jones Industrial Average è sceso del 1,57%, il Nasdaq affondava del 1,62% e lo S & P 500 calava del 1,50 %. Però i dati finali della settimana erano ancora peggiori: Dow Jones era sceso al 4% , il Nasdaq perdeva 6,6 per cento e l'S & P 500 era sceso del 4,7 %. Rilievi negativi che come affermavamo in precedenza non venivano riscontrati dal 2009 che avvertono sul pericolo che corrono gli Usa di un periodo di recessione economica imminente. Crisi che di riflesso destabilizzerà anche il sistema finanziario europeo.
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Mercato europeo che ieri ha avuto i seguenti risultati: a Londra il FTSE è sceso del 1,01%, Francoforte il DAX è scivolato del 2,19%. Mentre a Parigi il CAC è calato ancora del 1,92%, rispetto alle perdite di giovedì.
Mercati europei in forte discesa, vicino ai minimi di due anni fa. Inoltre aumentano le preoccupazioni per la crisi del debito sovrano degli Stati membri con Grecia, Irlanda e Portogallo che hanno già ricevuto pacchetti di salvataggio dalla Unione Europea, ma che non hanno risolto i loro problemi. Mentre Italia, Spagna e Belgio devono far fronte alla loro cattiva situazione economica dovuta al loro eccessivo indebitamento rispetto al P.I.L. (120,3% Italia, 97% Belgio e la Spagna al 68,1%).
- Mercato Asiatico. La situazione dei crisi dei mercati finanziari mondiale che non poteva risparmiare pure quelli asiatici asiatici. Infatti a Tokyo si riscontra una perdita del 2,51 %, a Sydney del 3,51 % e Seul perde il 6,22 %.
I segni che l'economia globale sta pericolosamente rallentando sono evidenti, quello che non si capisce perché si permetta ancora alla spregiudicata speculazione di attentare alle economie e alle sovranità degli Stati ed agire impunemente contro di loro. Perché si accetta supinamente la prospettiva che le aziende strategiche dello Stato vengano vampirizzate con privatizzazioni selvagge al ribasso? Perché sia tollerato che i riflessi più negativi della recessione vengano pagati solo dalle classi sociali meno abbienti? Come mai si lascia che il destino dell'umanità sia in mano a dei speculatori senza scrupolo?
Il mondo sta diventando una pericolosa polveriera. L'ingiustizia sociale aumenta a dismisura. Non si dà ai giovani, alle famiglie, ai popoli, agli Stati sovrani una prospera e dignitosa speranza. Stiamo rapidamente arrivando al punto del non ritorno. Momento cruciale in cui le contraddizioni del sistema ultra-capitalistico esploderanno definitivamente. Per converso anche le tensioni sociali saranno acuite e la civile rivolta ovunque sarà una costante. Per cui non permettiamo a chi è la causa vera delle nostre sofferenze e di quelle delle umanità, a quei impuniti criminali finanziari e all'usura mondiale, di poterla ancora una volta farla franca!
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