(ASI) Secondo l'Istat a marzo il fatturato dell’industria è aumentato del 2,0% rispetto al mese precedente, con incrementi pari all’1,8% sul mercato interno e al 2,3% su quello estero. Nella media degli ultimi tre mesi (gennaio-marzo), l’indice è cresciuto del 3,0% rispetto ai tre mesi precedenti (settembre-dicembre).
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi di marzo 2011 sono 22 contro i 23 di marzo 2010) il fatturato cresce in termini tendenziali del 12,2%.
La variazione congiunturale degli ordinativi totali è pari a +8,1%, per effetto di una crescita del 3,7% degli ordinativi interni e del 15,5% di quelli esteri; nella media del primo trimestre gli ordinativi totali sono aumentati del 6,3 % rispetto al trimestre precedente.
Nel confronto con il mese di marzo 2010, gli ordinativi grezzi registrano una crescita del 21,2%.
Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali del 7,1% per l'energia, del 3,2% per i beni intermedi, dell’1,6% per i beni di consumo; all’interno di questi ultimi, i durevoli diminuiscono dello 0,9%, mentre i non durevoli aumentano del 2,1%. I beni strumentali registrano un calo dell’1,6%.
Nel confronto tendenziale, il contributo più ampio alla crescita del fatturato viene dalla componente estera relativa ai beni intermedi.
I settori di attività economica per i quali si registrano, rispetto a marzo 2010, gli incrementi maggiori del fatturato totale sono quelli della fabbricazione di prodotti chimici (+28,2%), della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+23,9%) e della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+21,5%).
Per gli ordinativi, gli aumenti tendenziali maggiori si osservano per la fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+43,3%) e per la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+41,3%).