(ASI) Gli ultimi dati Istat relativi al lavoro parlano di un tasso di disoccupazione a dicembre del 12%, con un incremento dello 0,4% rispetto allo stesso mese del 2016. In questo quadro, già di per sé drammatico, spicca inoltre la disoccupazione giovanile, che subisce un nuovo incremento e arriva al 40,1%.
I numeri parlano chiaro e dimostrano che il lavoro continua ad essere la vera e principale emergenza che attanaglia il Paese. Le ricadute di un elevato tasso di disoccupazioni sono pesantissime e a tale proposito dalle rilevazioni e i calcoli dell'O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori emergono due dati che dimostrano la gravità della situazione. Da una parte ci sono i costi a carico delle famiglie che sostengono figli, nipoti, parenti disoccupati: si tratta di un aggravio mensile di circa 450 Euro. Inoltre se il tasso di disoccupazione si attestasse ai livelli pre-crisi, quindi ad un 6% che comunque a nostro parere è ancora eccessivo, il potere di acquisto delle famiglie registrerebbe un incremento di circa +40 miliardi di Euro l'anno e i contributi dei nuovi occupati andrebbero ad accrescere il fondo pensionistico per circa 15 miliardi di Euro.
“E’ più che mai urgente l’avvio da parte del Governo del Piano Straordinario per il Lavoro che invochiamo da tempo. Si tratta di un’azione necessaria per rilanciare l’economia, stanziando investimenti e risorse alla ricerca, allo sviluppo tecnologico, alla modernizzazione, alla realizzazione di infrastrutture, alla messa in sicurezza antisismica, nonché alla valorizzazione dell'offerta turistica” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori ed Adusbef.
Inoltre sono tutt’altro che trascurabili gli effetti di un intervento di questo tipo dal punto di vista sociale, poiché in questo modo si restituirebbero speranze e prospettive ai giovani e ad un Paese intero.