(ASI) I dati sulla situazione economica del nostro Paese diffusi oggi dall'Istat non lasciano spazio a nessuna forma di ottimismo: il Pil scende del -0,4% nel 2014.
Il terzo anno consecutivo in cui si registra un calo del nostro prodotto interno lordo. Un andamento che continua ad avere ripercussioni drammatiche sulle famiglie e sull'occupazione.
Basti pensare che i consumi delle famiglie sono diminuiti, nell'ultimo triennio, per una cifra complessiva pari a circa 78 miliardi di Euro.
"Una vera e propria disfatta, che dimostra come le tante parole ed i pochi fatti avviati finora dal Governo siano ancora del tutto insufficienti a far fronte alla grave recessione a cui stiamo assistendo." - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
È ora di dare una svolta alla politica economica del nostro Paese: la via maestra per imprimere una nuova spinta in direzione della crescita è il rilancio dell'occupazione, da avviare attraverso la concreta realizzazione di un Piano Straordinario per il Lavoro.
Investimenti per lo sviluppo e per la ricerca, definizione di un serio programma per la valorizzazione dell'offerta turistica e la preservazione del patrimonio artistico e paesaggistico nel nostro Paese, avvio di opere do modernizzazione e realizzazione di infrastrutture, specialmente al Sud: queste sono solo alcune delle direzioni lungo le quali si potrebbe dispiegare l'azione del Governo tesa a rilanciare il mercato del lavoro e l'intero sistema economico.
Da tempo ripetiamo che, rilanciando l'occupazione, i benefici risulterebbero non solo circoscritti ai diretti interessati, che tornerebbero ad avere un posto di lavoro e a disporre di un reddito, ma sarebbero estesi in generale alle famiglie, che si trovano ora costrette a mantenere figlie e nipoti disoccupati, spesso pesando sulle spalle di genitori e nonni pensionati.
Rimettere in moto il mercato del lavoro, quindi, è indispensabile per una ripresa della domanda interna, la cui grave caduta è causa principale della forte contrazione sul piano economico che il nostro Paese sta attraversando.
Redazione Agenzia Stampa Italia