(ASI) I dati diffusi oggi dall'Istat sull'andamento degli ordinativi e del fatturato dell'industria non fanno altro che confermare una situazione drammatica che, purtroppo, da anni ci troviamo a denunciare.
"Una crisi determinata dalla forte ed inarrestabile contrazione della domanda di mercato, che pesa in maniera inesorabile su ogni aspetto della vita economica del Paese." - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Basti pensare che, secondo quanto rilevato dall’O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori, la contrazione dei consumi è stata del -4,7% nel 2012, del -3,4% nel 2013, mentre nel 2014 si prevede un’ulteriore frenata del -1,1%. Nell’ultimo triennio, così, il calo dei consumi delle famiglie toccherà quota -9,2%.
Una diminuzione impressionante, che equivale ad una caduta della spesa delle famiglie di circa 65,7 miliardi di Euro, pari a una minore spesa di 2.638 Euro a famiglia.
È inevitabile che, di fronte ad una diminuzione di spesa di questa portata l'intera economia, dal versante della produzione a quello dell'occupazione, continui a registrare trend negativi, che purtroppo proseguiranno anche nel 2014.
Questo a meno che il nuovo Governo non si decida ad intervenire concretamente ed immediatamente per il rilancio della domanda di mercato e per la ripresa occupazionale.
In particolare è necessario operare i tanto annunciati tagli a sprechi, privilegi e costi della politica, avviando contestualmente una seria lotta all'evasione fiscale.
Tutto il ricavato di tali operazioni dovrà essere interamente destinato alla realizzazione di un piano per la ripresa dell'occupazione, da avviare attraverso un serio rilancio degli investimenti per lo sviluppo e la ricerca; alla detassazione a favore delle famiglie a reddito fisso che, nel 2014, dovranno far fronte ad un grave aumento dei costi sul piano fiscale: basti pensare che la sola Tasi potrà raggiungere importi di 326 Euro a famiglia.