(ASI) Chieti - Ci sono ancora dei vuoti da colmare sulle vicende storiche d'Italia inerenti l'Armistizio dell'8 settembre 1943, la fuga del Re Vittorio Emanuele III, della famiglia e della corte reale, del Governo Badoglio e dello Stato Maggiore dell'Esercito Italiano verso l'Abruzzo prima, e Brindisi poi, tra il 9/10 settembre 1943, sulla quasi contestuale "liberazione" di Mussolini sul Gran Sasso il 12 settembre da parte dei Tedeschi, sul perché le forze armate italiane consegnarono pressoché senza combattere Roma ai Tedeschi il 10 settembre.