(ASI) A Roma, nel quartiere della Magliana (quartiere troppo spesso associato, nell’opinione comune, solo al degrado urbano e – data la “memoria storica” della famigerata banda - alla criminalità), convivono varie realtà sociali, animatrici anche di importanti iniziative culturali: nate, in gran parte, negli anni 80, per dare una risposta al degrado del quartiere.
La Band Musicale “Mirko Valeri & I Via Greve”, nata recentemente per iniziativa di un gruppo di giovani musicisti, guidati da Mirko Valeri, al secolo Mirko Visintin (che al suo attivo ha collaborazioni con compositori e musicisti come Antonio Rizzi e Segio Panajua, e maestri come Randy Roberts, figlio del mitico Rocky., e Stefano Zanchetti), ha avviato un lavoro non solo musicale, ma sociale e culturale, vòlto alla riqualificazione delle periferie.
Con la testardaggine di un visionario, la Band ha chiesto aiuto al Municipio competente, l’ XI di Roma, che gli ha fornito indirizzi utili. A fine aprile è nato così, al teatro della Basilica di S. Paolo, lo spettacolo “Voci periferiche”: evento, patrocinato da Roma Capitale, in cui, attraverso canzoni, ma anche storie e interventi di sociologi qualificati, la Band, partendo dall’area San Paolo-Magliana, ha iniziato questo sforzo per riqualificare, nell’opinione pubblica, il concetto di periferie. Che non è detto debbano essere per forza solo aree di degrado, tagliate fuori dai grandi processi decisionali, economici e amministrativi:: ma, come dimostrano tante iniziative di riqualificazione degli ultimi 40 anni ( dal “Piano Nicolini” per la creazione di una rete di centri culturali nella Roma anni ’80 ai progetti nati in tante capitali europee, oggi seguiti con attenzione dai vertici dell’ Unione Europea), possono diventare poli non trascurabili di sviluppo culturale
Così quasi per caso, è nato ultimamente l’invito di questa Band ai cittadini a bere un caffè in una comunità storica del quartiere, Magliana 80 (cooperativa che, nell’ultimo ventennio del ‘900, insieme all’altra ”Bravetta ‘80”, fu protagonista di ardite sperimentazioni nella terapia sostitutiva della tossicodipendenza da oppiacei). Invito sfociato poi nella creazione di un laboratorio di alfabetizzazione musicale con gli ospiti del centro, aperto al pubblico. Il laboratorio si propone di sbloccare persone arrugginite per le esperienze di droga e di detenzione, riuscendo a a farle esprimere con la voce e con la chitarra, per avviare un percorso di rinascita; e, piu’ in generale, di far familiarizzare il cittadino comune con la musica e il canto. E’ nata anche l’idea di scrivere un inno per la comunità: che uscirà ad ottobre prossimo, come ideale continuazione del primo album musicale della Band, “Troverò Pace”.
“Troverò Pace” è composto di 12 tracce introspettive: 12 brani dove il guardarsi dentro e l'accettare e cercar di trasformare i propri limiti diventano testimonianza di quanto il dolore molto spesso possa essere, in realtà, l'armatura emotiva più resistente, che da un lato protegge, ma dall’altro blocca e imprigiona il soggetto. Specie il brano “Smettila di piangere” sintetizza questo messaggio: lanciando l’invito a cercare non di rinnegare, ma di capire il nostro passato doloroso, superandolo nella continuità senza negarlo, ma anche senza farcene condizionare.La musica mescola abilmente rock e pop, sonorità tipicamente nostrane e suggestioni da Oltremanica e Oltreoceano.
Visto il successo del laboratorio musicale a “Magliana 80”, Mirko Valeri & I Via Greve hanno replicato la proposta al centro diurno “Argento Vivo”, gestito dalla Cooperativa Sociale “Magliana Solidale”. Si è aperto così il dialogo con le altre associazioni del territorio e con la Consulta municipale del volontariato: con successiva chiusura in musica della festa del volontariato in Piazza Fabrizio De Andrè, dove la band si è mostrata per la prima volta “live” nel suo quartiere d'origine.
Fabrizio Federici