Ad Umbria Jazz 2011 storici rappresentanti del pop
(ASI) Ecco come Liza Minnelli, storica immagine della canzone e musica leggera tradizionale americana, interprete dell’altrettanto storicizzato “New York New York”, apre ai suoi fans il proprio website: Hi Everybody! Thanks so much for stopping by my official U.S. website. Here's where you'll find all the latest information on what I'm working on, and where you can see my concerts, which you know I love to do for you so very much. All the info in the updates here will come directly from me, so it'll be accurate and timely and I'll even answer your questions, so send them along. Thanks again for stopping by, and be sure and do so often. Thanks especially for all your love and support for these many years. PLEASE know how much I love and appreciate YOU. Lots of Love, Always. Toni veramente intimi ed umili per un personaggio pubblico di livello internazionale che grazie alla sua carriera artista è stata insignita del titolo di Officier dans l’Ordre de la Legion d’Honneur (Ufficiale dell’Ordine della Legion d’Onore) solo l’11 luglio scorso a Parigi presso il Ministero della cultura francese. Non c’era dubbio poi che questo atteggiamento disponibile e di grande colloquialità col pubblico fosse conservato fin dall’esordio del Main Stage di UJ 2011 all’Arena Santa Giuliana, mercoledì 13 scorso. Si devono considerare fortunati, gli spettatori che, assistendo al concerto, sono riusciti ad intercettare questa star di indiscussa notorietà mondiale nel corso del suo vertiginoso palinsesto internazionale, che in pochi giorni la porterà al Montreux Jazz Festival e poi alle Niagra Falls ed a Las Vegas. Il prestigioso ed elegante concerto, al quale hanno assistito importanti autorità della politica e della economia regionale è stato generosamente sponsorizzato dalla Unicredit, che ha contribuito a rendere possibile una “visita” musicale di così alto livello. Esordendo con le note orchestrali di “New York New York”, Liza Minnelli entra sul palco con grinta e irrompe con la sua voce graffiante, piena di sfumature, pregna del gusto delle parole e dei fraseggi scanditi, nella migliore tradizione dei recitativi classici, operistici o semplicemente da musical. La cantante crea subito uno stretto rapporto con il pubblico, attraverso immediatezza, spontaneità, simpatia, ironia. È naturalmente e per esperienza in grado di determinare feeling con gli spettatori. La Minnelli ha confermato una grande tecnica vocale, nella gestione dell’aria, che non ha penalizzato una potenza ed un volume straordinari, eccezzionali. Il suo caratteristico stile interpretativo ovviamente ben distinguibile gli permette poi di caratterizzare con grande poliedricità tutto il repertorio. Parla molto e con grande disinvoltura, in inglese e non senza …un po’ di fatica tra un brano e l’altro, ma sempre sorprendendo con trasognata esitazione e facendo sfumare il discorso nei testi delle canzoni, all’interno delle quali gli spettatori si trovano immersi senza accorgersene. Tra un “siedo o non siedo” procede con un omaggio a Charles Aznavour (è degli anni Novanta il connubio parigino tra i due), con un soffuso brano al ritmo di tango, con timbri da jazz club, con sapori sonori che spaziano dagli anni ’50 ai ’70, ma soprattutto con un duetto insieme all’eccellente pianista accompagnatore e cantante Billy Stritch. Questo “ventennale o trentennale” partner della Minnelli, ha una voce straordinaria, rotonda, romantica, morbida ed è, sebbene abbia dato poca prova di se, un pianista jazz tradizionale eccezionale. Un musicista dall’assoluto pedigree. Non sono mancati i classici (New York New York, Cabaret, …) sempre interpretati potentemente da una Minnelli che ha consegnato a Perugia un concerto storico ed emozionante chiusosi con due bis.
Note biografiche integralmente tratte dal sito ufficiali di UJ 2011:
Figlia del celebre regista Vincente Minnelli e dell’attrice Judy Garland, incomincia molto presto la sua carriera nel mondo dello spettacolo partecipando al film “In the good old summertime” del 1949. Dopo il divorzio dei genitori, Liza cresce con la madre; nel 1961 passa l’audizione per la New York High School for the Performing Arts, anche se non vi rimane a lungo. Un paio d’anni dopo - in seguito alla partecipazione ad alcuni dischi della Garland - firma un contratto con la Capitol, grazie alla quale esce il suo album di debutto, Liza! Liza! (1964). Dopo essere diventata la più giovane attrice (ha solo 19 anni) a conquistare un Tony Award – l’Oscar del teatro - per l’interpretazione di Flora in “Red Menace”, musical creato da John Kander e Fred Ebb (che in futuro scrivono ancora per la Minnelli), nel corso degli anni continua ad alternare alla carriera di attrice anche quella di cantante, pubblicando altri lavori. È però con l'adattamento cinematografico del musical “Cabaret” che Liza conosce il maggiore successo: la colonna sonora del film diventa disco d'oro e la Minnelli conquista l'Oscar come miglior attrice. Nel 1977 segue un altro grande riconoscimento con il brano "New York New York", tratto dal musical omonimo con Robert DeNiro per la regia di Martin Scorsese. Risolti i problemi di dipendenza che la costringono ad abbandonare il musical “The Rink”, nel 1985 ritorna sulle scene, pubblicando un nuovo album dopo dieci anni. Alternando il suo tempo con il palcoscenico - ormai guarita dalla polmonite che la colpisce nel 2001 - esce nel 2002 Liza's Back. Dal novembre 2003 al 2005 recita nella serie tv “Arrested development”, per poi dedicarsi ad un album tributo a Kay Thompson, una cantante di nightclub. Nel 2010 viene invece pubblicato il suo ultimo lavoro, Confessions.