Il 20 e 21 maggio il pianista si è esibito in concerto a Tokyo per l'Italia, Amore mio! 2017,
l’evento organizzato dalla Camera di Commercio italiana in Giappone
(UNWEB) Tokyo. Quattro concerti gremitissimi ed un pubblico entusiasta hanno accolto la presentazione in anteprima mondiale a Tokyo di “W La Vita”, il nuovo disco dal sapore cubano del pianista Maurizio Mastrini. I quattro concerti erano inseriti nella programmazione della seconda edizione di “Italia, amore mio!”, il più grande evento italiano in Giappone organizzato dalla Camera di Commercio italiana in Giappone (ICCJ). Il 20 e 21 maggio il pianista si è esibito a Tokyo in rappresentanza della musica italiana, insieme ad altri artisti italiani con degli appuntamenti live a Roppongi Hills, la più esclusiva piazza di Tokyo. Scroscianti applausi hanno sigillato la trasferta musicale di Mastrini.
Il maestro ha presentato i dieci brani che compongono “W La Vita” un viaggio nell’isola di Cuba, vertiginoso, carico di emozioni, sensazioni e sperimentazioni. Plaza Vieja, L’Avana, Vieja Plaza de la Revolucion, Paseo del Prado... Tra le note del nuovo lavoro del maestro Mastrini si respira quel senso di leggerezza, di serenità, ma anche di malinconia tipico della gente dell’isola. E tipico del brano che dà il titolo all’intera raccolta: “W La Vita”, un inno al saper vivere. “Nella gente di Cuba – spiega il maestro Mastrini - ho ritrovato certi principi che dovrebbero essere basilari per una vita degna, fatta di serenità, altruismo e rispetto per il prossimo. Questo lavoro mi ha permesso di entrare in contatto con una realtà dove sembra che il tempo si sia fermato. Il disco è colorato, è vivace, mi ha permesso di assaporare tutte le sfaccettature emozionali che la vita ti può offrire”.
Oltre “W La Vita”, infatti, ogni brano racconta un’emozione. Come “Bolle di Sapone”, che rappresenta la fantasia e la leggerezza. “Ho dedicato questo brano – spiega il pianista – alla ‘leggerezza fatta persona’, quel Roberto Bolle che volteggia come una bolla di sapone nei palchi di mezzo mondo”. Ne “Il Balbuziente Innamorato” c’è, invece, la tenacia che non si arrende, malgrado un piccolo handicap, e non spegne la voglia di amare.
Ma non manca neanche il gioco, la burla e il divertimento. Nella “Rossiniana” il maestro ha preso i temi più famosi del compositore pesarese e li ha rivoltati, miscelati e stravolti, rendendo il brano un mix di virtuosismo e follia. Mentre molto più intimo e sentimentale è “Un Amore”.
Da umbro innamorato della sua terra, Maurizio Mastrini non poteva non rendere omaggio alle popolazioni terremotate con “L’Istante”, il brano che ha composto proprio il giorno della seconda forte scossa del 30 ottobre 2016. E’ in un istante che una bimba, ancora in camicia da notte bianca, scopre in mezzo alla polvere che tutto ciò che conosceva e aveva avuto intorno fino a quel momento è crollato.
Anche in questa occasione il maestro ha voluto inserire nella suite “caotica” tre brani di stampo rock sinfonico con protagonista il pianoforte nel “V di Beethoven”, in cui ha giocato con il tema della Quinta Sinfonia di Beethoven tra virtuosismi pianistici ed orchestrali. Dinamica e coinvolgente la versione di “Libertango” di Piazzola.
Qui un pensiero va ancora una volta alla precarietà artistica che si sta vivendo in Italia. “Viviamo in un periodo – spiega Mastrini – in cui i social network creano finti fenomeni a colpi di ‘mi piace’ o followers. Voglio ricordare ancora una volta che poggiare le mani sul pianoforte non vuol dire essere pianisti, per suonare il pianoforte ci vuole tecnica, ci vuole profondità di suono, fraseggio, legato... Tutte cose che non si imparano con poche lezioni di musica. In Italia ci sono talenti di alto spessore musicale che, per sopravvivere, sono costretti a svendere la propria bravura in attività minori, piccoli eventi, matrimoni... mentre dilettanti occupano i grandi palchi”.
Il disco si chiude con la leggera malinconia de “La Mia Africa”, brano scritto in occasione del viaggio ad Accra, in Ghana, del febbraio scorso. Durante il suo soggiorno africano, il pianista Mastrini ha scritto questa semplice melodia con una dedica speciale per il suo amico ambasciatore italiano in Ghana, il dott. Giovanni Favilli.