Nell’incomunicabilità degli stili, si ritrova, si riallaccia, si riaggancia un linguaggio comune.
(ASI) Perugia. Album d’esordio della band perugina THE NOOBS, “ Disrhythmic ”è un lavoro fresco e giovane, autoprodotto con il sistema di piattaforma discografica di Musicraiser.
Ricco di proposte e di idee, suggerisce un richiamo rimbalzante e nitido verso quell’ambiente sonoro e musicale del passato: la Black Music e i suoi mondi affini.
La band perugina ha riadattato e rielaborato con una propria matrice espressiva un linguaggio artistico coerente con la tradizione della musica afroamericana: le ambientazioni tipiche del Blues, in cui si innescano gli altri ‘fonemi’ filtrandoli per le sinuosità accattivanti del Soul, dell’arditezza del Funk, dell’energia del Rhythm and Blues mescolata alle tinte ineffabili del Rock.
Addolcite in un’essenzialità musicale, in una chiarezza di dinamica e di sonorità ben orchestrate, le composizioni e gli arrangiamenti di “ Disrhythmic ”non hanno nulla a che fare con il significato della parola inglese che dà il nome alla band : THE NOOBS ovvero “gli scarsi”. L’intensità e la fluidità delle canzoni che fanno parte di “ Disrhythmic ”possono ben spalleggiare con la maturità artistica di chi ha assimilato il codice della musica nera e di tutte le sue possibili contaminazioni, non lasciando mai il percorso di partenza e non fuorviando dalla meta essenziale che è l’apice e l’obiettivo di base, l’osmosi di ogni scelta precisa : fare buona musica, utilizzando un ampio giardino di cromatismi e stili che rispecchiano le giocosità e gli archetipi dell’anima, al cui richiamo nella musica c’è la quintessenza.
Un disco trasognante e pacato, i cui testi in lingua inglese sono di una lucentezza e di un impatto semplice e allo stesso tempo concreto con la realtà delle cose, della temporalità in cui siamo immersi, con le varie tonalità del quotidiano e del presente che detronizzano ogni aspettativa.
La musica parla un linguaggio senza tempo, in cui tutti si ritrovano, e se all’apparenza il titolo del disco “ Disrhythmic ”sta a significare che ci si perde o si è perso un senso sonoro e musicale consapevole, dall’altro lo si può ritrovare mettendo al posto giusto i tasselli che all’espressività e all’arte, soprattutto dei suoni, si affidano tramite una ricerca del gusto per la musica e per il significato che essa trasmette-immette, oltre le barriere degli stili. Ascoltando i nove brani dell’album, riaffiorano in una caldeggiante trasparenza d’effetto, i timbri evocativi delle grandi icone di questo universo afroamericano che ha segnato la musica contemporanea: Marvin Gaye, Curtis Mayfield, James Brown, Al Green, Otis Redding, Bill Whiters, Etta James, Ray Charles, Stevie Wonder. Evapora dentro l’essenza dei ricordi questo immenso patrimonio della Black Music che la band perugina THE NOOBS omaggia con la propria ricerca musicale e il proprio target rielaborato attraverso un codice personalissimo: un disco veramente bello e dalle tinteggiature armoniche e melodiche tutt’altro che scontate, tutt’altro che codificate in un banale rimescolamento delle carte. Una magia felpata di eleganza musicale ben tratteggiata da ogni interprete. Un sound mai soffocante e mai impervio verso arditezze incerte o approssimative. A tratti, ci sono sprazzi di “disritmia” musicale che frappongono una certa disarticolazione ritmica al linguaggio intrinseco nella melodia, che tende a un’uniformità. Nel battito irregolare c’è un cuore e una pulsazione equilibrata, c’è il messaggio intero del disco che cerca una via di uscita agli squilibri della contemporaneità.
Riproporre un linguaggio che è affine e ha il Dna degli archetipi musicali del passato, e che ha segnato la storia della musica recente, sia della comunità nera che bianca, è un’impresa a cui tutti non piace affacciarsi se non con la consapevolezza di una coerenza di grande impatto : sapere che a quella musica tutti noi musicisti apparteniamo, guardiamo, aspiriamo, e soprattutto “Amiamo”.
I membri della band THE NOOBS attraverso il loro primo disco d’esordio ci riescono con facilità e anche con grande raffinatezza di pensiero : sanno che sono “figli” ( e non figliocci ) della musica a cui fanno riferimento e con degna rispettosità e umile atteggiamento, ironicamente possono identificarsi come “gli scarsi” .
In questa babele di stili a cui la musica negli ultimi tempi è giunta senza un percorso direzionale consapevole, ci viene ricordato dai THE NOOBS che si ci si può sottrarre con fervida scelta di ideali, per affacciarsi e addentrarsi verso un richiamo profondo alle proprie radici musicali distaccandosi da ciò che è superfluo. Per fare buona musica bisogna sapere da dove si viene e dove si va.
Per fare un ottimo disco d’esordio, a volte può bastare il saper mettere da parte l’intellettualismo della ricerca e affidarsi a quello che il cuore dice e ispira, come traspare fortemente dall’ascolto di
“ Disrhythmic ”.
Già la copertina dell’album è di efficace e naturale affinità con la ricerca dello stupore, e con il superamento dell’incomunicabilità dei linguaggi del presente, sia musicali che umani..
Ma ascoltando questo album dalle inedite prospettive, si può ricompattare tutto l’universo che ci circonda, dalla musica fino alla dimensione umana della (propria) storia personale e collettiva.
Un disco che ci fa riconciliare con noi stessi, senza deturparci di nulla e senza intromettere errori nel nostro vissuto : …”e all’improvviso vedere con nuovi occhi” dice un verso della canzone Everything can shine contenuta nell’album, per donarci un po’ di leggerezza, dopo tanta patetica e confusa quotidianità.
Sarah Minciotti – Agenzia Stampa Italia.