(ASI)Nella mitologia norrena Skoll è un lupo che insegue Sol, il sole. Nella nostra dimensione, ben lungi dalle atmosfere eroiche e romantiche di Odino e dei nibelunghi, Skoll è una delle voci più rappresentative della musica alternativa.
No, non stiamo parlando di quel “nazi rock” tanto caro ad una stampa frettolosa e superficiale, bensì di un genere che ai ritmi di pop e rock associa testi che raccontano pezzi di storia italiana e mondiale, volti, eventi, avventure sconosciuti ai più ma non per questo da meno dei cuori infranti e delle litanie delle hit parade in FM.
Leggete cosa ci ha raccontato.
Quando ti sei avvicinato a queste genere di musica?
"Faccio musica alternativa da quasi 15 anni. L’idea iniziale era quella (ed è tutt’ora), di proporre delle canzoni diverse dalle solite di musica rock commerciale pur stando attenti alla qualità produttiva. Scrivere e cantare di tematiche umane, storiche e politiche cercando di restare nel solco qualitativo della musica “professionale”. Dimostrare che è possibile fare cultura realmente “underground” e alternativa al comune sentire (anche quello politicizzato, sempre e solo di sinistra) non trascurando la tecnica e la cura dei dettagli".
Quanti album hai prodotto e quale il tuo ultimo lavoro?
"Con l’etichetta indipendente che mi produce, la RTP – Perimetro, ormai sono arrivato alla pubblicazione di 8 lavori (più qualche partecipazione a compilation). L’ultimo è “Eroica”, un album con il quale ho messo in luce il mio lato musicale più duro e più rock. È un cd che racconta l’epica di alcuni episodi eroici (e dei suoi protagonisti) della storia italiana dal Risorgimento al secondo dopoguerra: Primo Carnera, il volo su Vienna, Marinetti, la carica di Isbuscenskij, la conquista del K2…"
Ti rispecchi in qualche ambiente politico?
"Io non faccio politica. Quantomeno nel senso percepito comunemente. Per quanto possa sembrare strano, infatti, io mi disinteresso alla politica di parte, di fazione, di “votazione” e di “elezione”. La mia musica è testimonianza e tentativo di stimolare, attraverso esempi di uomini e donne lontani dalla mediocrità che viviamo quotidianamente, nuovi percorsi. Credo che gli esempi siano la più alta espressione, e la più efficace, di formazione".
Cosa ne pensi della frammentazione dell'ambiente di destra?
"Sento dire, spesso, che l’ambiente frammentato della destra italiana si trovi in questa situazione principalmente per colpe proprie. Forse è così, in parte lo è sicuramente (non essendo un fenomeno nuovo). Però io credo che esistano fattori esterni molto influenti: la contingenza politica nazionale (e non solo) di oggi, è precipitata nel caos a tal punto da coinvolgere, in misure differenti, tutti gli ambienti politici (ma anche sociali) di questo Paese. Il discorso è complesso. Bisognerebbe parlarne davvero a lungo…"
Secondo te cantare l'alternativa è importante? Se sì, perché?
"Mi rifaccio al discorso accennato prima: cantare di uomini e donne che hanno vissuto in maniera differente, mossi da sacrificio, amore incondizionato, volontà, abnegazione, spirito comunitario, senso di appartenenza, è fondamentale. Bisogna raccogliere il testimone, portarlo e passarlo. Una nazione differente è possibile: bisogna ripartire dalle radici e da chi ha costruito questo Paese. Per farlo non servono parole o promesse elettorali: ci vogliono esempi, paradigmi".
Marco Petrelli - Agenzia Stampa Italia
Il prossimo appuntamento con le note alternative di Skoll è per il 6 dicembre 2013 a Perugia, in un concerto curato dal Laboratorio culturale Triskelion e da Rinascita Universitaria.