(ASI) Congresso ASCO 2012: per i pazienti colpiti da tumore del colon retto ad alto rischio di metastasi è fondamentale effettuare il test KRAS al momento della diagnosi.
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Nel trattamento dei pazienti con tumore metastatico del colon retto è essenziale conoscere tempestivamente lo stato del gene KRAS per scegliere la terapia più appropriata
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Uno studio italiano ha evidenziato l’importanza di anticipare il test KRAS al momento della diagnosi nei pazienti ad alto rischio di metastasi, per garantire a tutti la possibilità di ricevere una terapia personalizzata
Roma, 5 giugno 2012 – Il trattamento in prima linea dei pazienti con tumore metastatico del colon retto dispone di uno strumento chiave per la scelta della terapia: il test KRAS. Questo semplice test permette ai medici di personalizzare il trattamento sulla base del profilo genetico del tumore, consentendo di scegliere la terapia più idonea per ciascun paziente.
La determinazione del KRAS deve essere attuata tempestivamente, per evitare ritardi nella scelta appropriata della terapia, rischiando una peggiore prognosi per il paziente.
Purtroppo in alcune zone del nostro paese i tempi di attesa per i risultati sono troppo lunghi, limitando quindi le opzioni terapeutiche disponibili.
Nell’ambito del congresso ASCO 2012, in corso a Chicago, alcuni dei più importanti esponenti clinici italiani hanno presentato i risultati di uno studio che ha coinvolto 108 oncologi e patologi su tutto il territorio nazionale.
Il gruppo di studio ha sottolineato l’importanza di anticipare il test KRAS alla diagnosi di tumore nei pazienti considerati ad alto rischio di successivo sviluppo di metastasi1.
Gli autori hanno concordato che:
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disporre del risultato del test KRAS con tempi troppo lunghi rappresenta un forte limite per la scelta della terapia
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spesso i tempi di attesa dei risultati sono ben oltre quelli accettabili di 10-15 giorni (in alcuni casi si arriva addirittura a 30 giorni)
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ricevere i risultati del test KRAS tempestivamente garantisce al paziente la terapia più appropriata ed efficace per ottenere il maggior beneficio clinico
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il test dovrebbe essere esteso non solo ai pazienti già in fase metastatica ma anche a quelli ad alto rischio per facilitare l’accesso alle terapie
Lo studio ha portato avanti la valutazione anche dal punto di vista farmacoeconomico.
Il Professor Lorenzo G. Mantovani, ricercatore del Centro Interdipartimentale di Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha commentato che: “Anticipare il test alla diagnosi di tumore nei pazienti ad alto rischio di metastasi, oltre ad apportare maggiori benefici al paziente, è sostenibile per il servizio sanitario nazionale anche in termini di rapporto costo-efficacia. Abbiamo dimostrato che utilizzare le terapie personalizzate, anche anticipando il test alla diagnosi, comporta un costo per QALY* (quality adjusted life year) ben al di sotto della soglia di spesa comunemente accettata sia dal servizio sanitario nazionale che dalla comunità scientifica internazionale.”
* anni di vita guadagnati ponderati per la qualità
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Gli autori dello studio:
Dott. Carmine Pinto, Responsabile Tumori Gastroenterici Oncologia Medica Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna, Policlinico Sant’Orsola Malpighi
Prof. Carlo Barone, Direttore della UOC di Oncologia Medica, Università Cattolica del S. Cuore di Roma
Dott. Nicola Normanno: Direttore del Laboratorio di Biologia Cellulare e Bioterapie e Direttore del Dipartimento di Ricerca dell’IRCCS – Fondazione Pascale, Napoli
Prof. Francesco Cognetti: Direttore della Divisione di Oncologia Medica A, Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, Roma
Prof. Alfredo Falcone: Direttore U.O. Oncologia Medica Universitaria e Polo Oncologico
Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, Pisa
Prof. Lorenzo Capussotti: Direttore della Chirurgia Oncologica e della Chirurgia epato-bilio-pancreatica-digestiva, Azienda Sanitaria Ospedaliera Ordine Mauriziano, Torino
Prof. Lorenzo Mantovani: Ricercatore di Centro Interdipartimentale di Farmacoeconomia
e Farmacoutilizzazione della Università degli Studi di Napoli Federico II & Direttore scientifico del Centro di Farmacoeconomia, Dipartimento di Scienze Farmacologiche, Università degli Studi di Milano
Informazioni sul tumore del colon retto
Il Cancro del Colon Retto, (CRC), è la terza forma di tumore per mortalità nelle donne e la quarta negli uomini a livello mondiale e causa circa 608.000 decessi all’anno2.
In Italia il tumore del colon retto si attesta al terzo posto fra le neoplasie diagnosticate fra gli uomini ed al secondo posto tra quelle delle donne, rappresentando rispettivamente il 14% ed il 13% dei tumori. Considerando l’intera popolazione, il tumore del colon retto è la seconda causa di morte per tumore3.
Bibliografia
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Pinto C., Barone C., Normanno N., Cognetti F., Falcone A., Capussotti L., and Mantovani L.G.: Evaluation of cost-effectiveness of early KRAS testing in high-risk recurrence colorectal cancer patients in Italy. ASCO Annual Meeting 2012, Abstract No. 14113
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Ferlay J., et al. International Journal of Cancer – Estimates of Worlwide Burden of Cancer in 2008: GLOBOCAN 2008
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AIOM-AIRTUM, I numeri del cancro in in Italia 2011, Intermedia Editore 2011
Informazioni su Merck Serono
Merck Serono è la divisione biofarmaceutica di Merck KGaA. Con sede centrale a Ginevra, Svizzera, Merck Serono offre, in 150 Paesi, prodotti all’avanguardia in oncologia, sclerosi multipla, infertilità, disfunzioni endocrine e del metabolismo, oltre che in patologie cardiometaboliche. Negli Stati Uniti e in Canada Merck Serono opera con proprie affiliate con la denominazione EMD Serono.
Merck Serono ricerca, sviluppa, produce e commercializza farmaci da prescrizione di origine chimica o biotecnologica in indicazioni specialistiche.. L’Azienda è fortemente impegnata nello sviluppare nuovi trattamenti nelle proprie aree terapeutiche d’elezione: neurologia, oncologia e reumatologia.
Informazioni su Merck
Merck è un gruppo globale farmaceutico e chimico con vendite per 10,3 miliardi di Euro nel 2011, una storia iniziata nel 1668 ed un futuro formato da circa 40.000 dipendenti in 67 Paesi. Il suo successo è caratterizzato dall’innovazione da parte di dipendenti imprenditori. Le attività operative di Merck sono svolte sotto il coordinamento della Merck KgaA, nella quale la famiglia Merck detiene una partecipazione del 70% ed altri azionisti il rimanente 30%. Nel 1917 la succursale negli Stati Uniti Merck & Co è stata espropriata ed è divenuta da allora in poi una società indipendente.
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