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Ai Weiwei: “L’Arte Vince Sempre”

(ASI) Un anno fa Ai Weiwei, un artista Cinese, venne fermato dalle autorità del suo paese mentre si imbarcava su un volo da Pechino, con l’accusa che la sua partenza avrebbe messo a repentaglio lo stato. Venne coperto con un cappuccio e trasportato in un hotel, per poi finire in un compound militare. Per 81 giorni due guardie l’ anno sorvegliato anche mentre dormiva.

Venne in seguito ammanettato ad una sedia e interrogato per ben 50 volte, ed ogni interrogazione iniziava con la stessa domanda: “ Qual è la tua occupazione?”. Il signor Ai rispondeva ogni volta di essere un artista ma le autorità gli risondevano: “chiunque può definirsi un artista lei al massimo può essere un impiegato dell’arte”.

Il signor Ai si trova in una posizione particolare in quanto le sue opere incorporano sia una visione politica, che un impegno sociale e la mera bellezza. Ai ha 54 anni ed ha esposto le sue opere in centinaia di gallerie famose in tutto il mondo, e sono state acquistate da importanti collezionisti privati, ed esposte in diversi musei sia in Europa che negli Stati Uniti. Sotheby’s ha venduto il 9 Maggio l’opera “Sunflower Seeds”, Semi di Girasole a New York, per ben $782,000 dolalri . Questi soldi aiuteranno l’artista a pagare le proprie multe contro una presunta evasione fiscale nei confronti della Guardia di finanza Cinese. Mao Zedong veniva spesso dipinto come il sole ed i suoi seguaci come girasoli, ma il signor Weiwei si sforza affinché la sua arte non venga letta soltanto in chiave politica, e aggiunge “non voglio costringere la gente a pensare a qualcosa di politico, perché non è poi molto interessante”

I problemi politici del signor Ai sono l’ultimo episodio di una vita straordinaria. Suo padre Ai Qing, era un poeta le quali opere vengono ora studiate nelle scuole cinesi, ed il vecchio Ai passò ben 18 anni al freddo dopo essere stato bollato nel 1958 come uno di destra e venne spedito a fare lavori forzati nella regione dello Xinjiang. Il signor Ai si ricorda:

“ quando stavo crescendo, a lui (suo padre) era proibito scrivere, ma ancora ricordo il suo uso della lingua quando mi parlava”. Il signor Ai si è formato a New York, dove svolse anche diversi lavori per mantenersi, e dove divenne amico di Marcel Duchamp, un artista concettuale francese famoso anche per la creazione di un orinatoio.

Nel 1993 Ai tornò in Cina e si interessò agl’oggetti di manifattura che vennero eliminati dalla Rivoluzione Culturale. Iniziò quindi in questa fase ad acquistare e vendere oggetti antichi. In seguito Ai incominciò a stampare logo come quello della Coca Cola su antichi vasi cinesi, e creò così una nuova corrente artistica con il nome di “Ancient Ready-made”, o “antichità pronta all’uso”. Nel 2006 il signor Ai ha aperto il suo blog, ed iniziò a scrivere di arte ed architettura, per poi espandere il suo interesse anche ai diritti umani, libertà, e il bisogno per un’apertura da parte del governo . In seguito al terremoto che uccise 70,000 persone nella regione del Sichuan nel 2008, ed il fatto che il governo non si prese mai le proprie responsabilità, il signor Ai divenne ufficialmente un attivista politico. Realizzò una serie di opere dedicate al terremoto, ed in seguitò avviò un’iniziativa su internet mirata a recuperare i nomi dei ragazzi uccisi nel disastro del crollo di una scuola, causato anche dai palazzi di “tofu” autorizzati dal governo , e non a caso quest’ultima mossa innervosì non poco le autorità cinesi. Le autorità chiusero il suo blog, ed il nome del artista venne vietato ai media nonché eliminato dai motori di ricerca cinesi. Oggi Ai è tornato nel suo studio, contornato di assistenti e da 12 gatti. Al momento non esistono accuse formali nei suoi confronti, ma il governo gli ha presentato una multa di $2.4 milioni per evasione fiscale, e mentre l’artista ha ripetutamente fatto appello per un processo pubblico, le autorità continuano a negarglielo. Ai deve passare dalla polizia tutti i Lunedì mattina per controlli definiti “rieducativi” e non può viaggiare oltre al città di Pechino.

Le opere che più irritano le autorità cinesi sono la serie “Study of perspective-Tiananmen”, una fotografia della piazza del 1995 con l’artista che alza il dito media nel centro. Durante le sessioni d’interrogazioni alle quali è stato sottoposto l’artista, lui rispondeva sempre parlando di Leonardo Da Vinci, del Rinascimento e dello studio della prospettiva. Un’altra opera che ha disturbato le autorità cinesi è stata nominata da Ai “ Zodiac Heads/Circles of Animals” e si tratta di una scultura di bronzo con 12 teste di animali ed è una riproduzione di pezzi creati dai Gesuiti missionari per la residenza estiva dell’imperatore nel 1700. Il palazzo venne in seguito distrutto dalle truppe Inglesi e Francesi durante la seconda guerra dell’oppio nel 1860. Ai è stato accusato dalle autorità cinesi di frode nei confronti dei segni zodiacali, in quanto aveva utilizzato immagini delle quali lui non era il designer originale.

In seguito venne accusato di essere una spia della CIA quando viveva a New York nel 1980, e che la sua arte era una fonte dalla quale veniva pagato dall’agenzia Americana, per le sue attività anticinesi. L’artista vede questi eventi come immagini tragicomiche di una rappresentazione teatrale che vede protagonisti lo stato, l’arte ed il potere.

Per segnare il momento di transizione dall’acquisto e vendita di oggetti antichi a quello di artista, Ai Weiwei nel 1995 si fece scattare una sequenza di foto mentre faceva cadere a terra un’urna della dinastia Han, e l’opera si chiama appunto “Dropping a Han Dynasty Urn”.

Ai Weiwei parla apertamente della politica cinese e delle idee che sono dietro alle sue opere, e ciò nonostante si mostra critico nei confronti di alcune delle sue prime opere, definendole troppo ovvie. Ciò che tra le altre cose innervosisce le autorità cinesi, è il fatto che la gente lo veda come un coraggioso idealista.

Ai Weiwei ha diversi progetti per il proprio futuro : a Ottobre il museo Hirshborn di Washington aprirà una mostra in onore dell’artista, ed una delle opere sulla quale l’artista sta lavorando per la mostra sarà formata da 1,000 granchi di porcellana e si “chiamerà River Crab”.

Il signor Ai vorrebbe crearsi una base Europea dalla quale poter lavorare e sogna di trasferirsi a Berlino, in uno studio che è sopravvissuto ad entrambe le guerre mondiali, e che l’artista descrive come un bunker senza luci, ma la location lo attrae per “ragioni strane, e personali”. Sopravvivere oltre le difficoltà, sia in qualche bugigattolo sporco, o in oscure stanze per le interrogazioni fa parte del sangue dell’artista e per cui genera arte.

“L’Arte Vince Sempre” è il motto di Ai Weiwei, e aggiunge “a me potrebbe succedere qualsiasi cosa, ma la mia arte resterà”.

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