Una selezione di scritti pubblicati sulle agenzie di stampa internazionali e su numerose testate italiane all’estero. Le conferenze e gli incontri si dispiegheranno su temi ed argomenti a lui da sempre congeniali, appassionato ambasciatore qual è della sua città e della regione: L’Aquila e i suoi tesori, le singolarità dell’Abruzzo, terra ancora da scoprire, il valore degli Abruzzesi in Italia e nel mondo, la grande risorsa delle comunità italiane all’estero, appunto quell’altra Italia ancora così poco conosciuta ed apprezzata in patria.
Una missione, peraltro, con l’attenzione rivolta a quanto è accaduto alla città capoluogo d’Abruzzo il 6 aprile 2009, ma anche al futuro d’una città straordinaria con rilevanti vocazioni da sviluppare insieme alla sua rinascita, che dovrà essere il Rinascimento dell’Aquila, una sfida non solo per gli aquilani, ma per l’intero Paese. Infine, un’occasione preziosa per esprimere profonda gratitudine per l’affetto dimostrato verso L’Aquila e i borghi devastati dal terremoto, attraverso tante testimonianze di solidarietà nei mesi dell’emergenza, proprio da parte delle città e dei numerosi volontari del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Gli incontri in programma consentiranno di rafforzare, a tre anni dal tragico terremoto, i vincoli d’amicizia tra L'Aquila - città della quale Palmerini è stato per quasi trent'anni amministratore e vice sindaco - e le comunità venete, friulane e giuliane, cresciuti grazie ai tanti gesti di premurosa sensibilità da queste espressi verso le popolazioni colpite dal sisma.
Il primo appuntamento è a Padova, martedì 17 aprile, su invito del Sodalizio Abruzzese e Molisano del capoluogo patavino, presieduto da Armando Traini. Alle ore 18, Palmerini terrà una conferenza sul tema “L’Aquila, Celestino V e la Perdonanza” presso il salone del Circolo Unificato dell’Esercito a Palazzo Zacco Armeni, pregevole testimonianza architettonica che prospetta sul Prato della Valle. Commissionato nel 1550 dal “Magnifico Signore” Marco Zacco all’architetto Andrea Moroni, venne ultimato sette anni dopo con apprezzabili esiti. All’intervento di Palmerini farà seguito la presentazione del suo libro “L’Altra Italia” ad opera del prof. Adriano Ciccotosto.
Il 18 aprile, a Belluno, il locale Circolo Abruzzese e Molisano presieduto da Lia Di Menco ha promosso, con il patrocinio della Municipalità, un incontro nella Sala Bianchi del Centro culturale polivalente nelle restaurate ex Segherie. L’evento è fissato alle ore 10:30, con una conversazione sull’ultima pubblicazione di Goffredo Palmerini. Dopo l’intervento di saluto del Sindaco di Belluno, Antonio Prade, le relazioni su “L’Altra Italia” saranno tenute dal prof. Paolo Fratte, dirigente dei Licei Renier, e dal prof. Francesco Piero Franchi, vice Presidente dell’Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell’Età contemporanea. Quindi l’intervento dell’autore.
Il 19 aprile la successiva tappa è programmata a Palmanova, splendida Città Fortezza edificata nel 1593 dai Veneziani dopo la vittoria contro i Turchi nella battaglia di Lepanto. L’evento è organizzato dall’Associazione Abruzzese e Molisana in Friuli Venezia Giulia, guidata da Roberto Fatigati, in collaborazione con la Municipalità. L’incontro è previsto per le ore 17:30. Si terrà nell’Aula consiliare del Comune, il luogo più alto della democrazia civica che in talune circostanze funge da Salone d’onore. Sarà il Sindaco di Palmanova, Francesco Martines, ad aprire l’incontro con il saluto della città. Seguirà l’intervento di Roberto Fatigati, quindi le annotazioni sui temi e gli argomenti trattati nel volume “L’Altra Italia” a cura del prof. Luciano Andrian, presidente dell’Università per la Terza Età della città friulana. Infine, l’intervento dell’autore.
L’ultima appuntamento a Trieste, il 20 aprile, su invito dell’Associazione degli Abruzzesi e Molisani nel capoluogo giuliano, presieduta da Gianfranco Bellante. La conferenza è tutta dedicata alla città capoluogo d’Abruzzo, il titolo non ammette divagazioni: “L’Aquila, a tre anni dal terremoto”. L’incontro si terrà nella Sala riunioni della Capitaneria di Porto, in Piazza Duca degli Abruzzi. L’intervento introduttivo sarà di Gianfranco Bellante, quindi la relazione di Goffredo Palmerini sullo stato attuale della città e sulle prospettive di futuro del territorio aquilano. Di certo non mancheranno riferimenti all’attenzione premurosa che è stata rivolta, dall’Italia e dal mondo, alla città così duramente provata dalla tragedia d’un terremoto che ha mietuto 309 vittime.
L’Aquila è la città “scoperta” dal mondo nella sua singolarità e bellezza. Deve essere ricostruita al meglio, come gli italiani e la comunità internazionale s’attendono. Sarà un’impresa non semplice, per dimensione e delicatezza, trattandosi d’una delle più belle città d’arte del nostro Paese e dovendosi recuperare l’ingente patrimonio architettonico ed artistico con le più avanzate soluzioni di restauro e consolidamento antisismico. Ma come ben documenta l’ultimo libro di Goffredo Palmerini - che è pure membro del Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo - proprio questo si aspettano anche le comunità italiane in ogni angolo del mondo.