(ASI) BUENOS AIRES - Un proverbio popolare dice “Chi aspetta si dispera”. E proprio adesso, mentre aspetto, mi sorgono alcuni dubbi… Se l’attesa rappresenta la speranza di ottenere ciò che si desidera, volere (e credere) che succeda qualcosa, desiderare che si avveri una situazione, ecc., cosa sarà allora la disperazione?
Di-sperare vuol dire eliminare la speranza? Significa non guardare più l’orologio? Rappresenta la perdita delle illusioni? È l’impotenza davanti a ciò che non succede? L'unica cosa che so è che le attese sono “insopportabili”, perché - anche se si riferiscono a fatti semplici, quotidiani, quasi abitudinari - ci provocano la sensazione concreta che il nostro mondo interno batte ad un ritmo diverso da quello del mondo che ci circonda.
Fin da piccoli siamo sottomessi ad attese e disperazione. La mamma non sarà sempre a nostra totale disposizione e neanche il seno che ci nutre. Riferiamoci, però, ad altri tipi di attese per cui tutti in qualche momento siamo passati e a causa delle quali ci siamo disperati, attese che ci uniscono come mortali ... attese di tutti i giorni:
La sala d’attesa: inquietante, perché sono arrivata puntuale e il dottore è in ritardo! Pare che nessuno pensi a me, al mio dolore…
La dolce attesa: una collezione completa d’intense emozioni, dalle più tenere alle più fastidiose. Sembra dolce fino a quando non si fa aspettare troppo.
Ti sto aspettando! Si trasmette cosi l’irritazione provocata dal ritardo. I tempi e le intenzioni non sono sincronizzati. Mi sbrigo, ma dopo aver sentito quella frase non è più lo stesso.
Speriamo che il tempo ci aiuti: anche se lo dico solo io, uso il plurale per rinforzare l’intenzione, tutto dipende dall’ imponderabile, sono alla deriva…
Spero che tu ti comporti bene: non so che cosa significhi “bene” per l’altra persona, però ho addosso una minaccia. Con una simile avvertenza i miei movimenti sono già limitati e per precauzione non sorrido nemmeno per evitare di “scatenarmi”.
Speriamo in bene: frase difficile, perché sebbene sembri positiva, tutti sappiamo che i miracoli non sono frequenti come i fatti quotidiani e così finisce per diventare una frase confusa e scoraggiante.
Mmm ti aspetto…: che stimolate! Mi piace…ma mi innervosisce un po’ perché si aspetta qualcosa da me. Sarò all’altezza?
Adesso aspetto che mi chiami: e metto l’orologio sul comodino perché lo guarderò tante volte quante realizzerò il rito di controllo, per assicurarmi che il telefono funzioni… e le pile del cellulare, saranno cariche?
Aspettando l’autobus, il risultato dell’esame, una telefonata dal lavoro, il giorno della sentenza, la vendemmia, l’invito a cena, il taxi, che importa... se sto aspettando e disperando.
Aspettare è una prova di vita, e sembra che anche la disperazione lo sia. Entrambi sono parti di un ciclo di tirocinio, dove la mia ansietà raggiunge livelli estremi: è intensa, massiccia, arriva alla soglia del dolore, poi si calma perché c’è qualcosa da imparare. Forse è il ritmo dei miei tempi, forse è il contatore della mia ansia, forse della virtuosa pazienza…
Penelope tesseva e disfaceva instancabilmente mentre aspettava l’arrivo d’Ulisse, Gardel cantò “fumando aspetto colei che tanto amo” e io sono qui, ansiosa di finire questo articolo perché devo andarmene… Mi aspettano altre attese e non sapete quanto mi disperano.
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione
(ASI) "La vicenda denunciata oggi da 'La Repubblica' riguardante l'assunzione posticipata alle infermiere in maternità vincitrici di concorso nelle strutture sanitarie del Lazio è di ...
(ASI) "La Corte Penale Internazionale dell'Aia ha emesso mandati di cattura per crimini contro l'umanità nei confronti di Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant. Questo implica che i due non possono ...
(ASI) Roma - "A pochi giorni dall'appello del Papa ad accogliere chi vive la precarietà abitativa, assistiamo al tentativo di sfratto perpetrato ai danni di una donna invalida e ...
(ASI) "La nomina di Raffaele Fitto a Vicepresidente Esecutivo della Commissione Europea, con deleghe a Coesione e Riforme è un riconoscimento di altissimo prestigio che inorgoglisce l'Italia e che certifica l'autorevolezza ...
(ASI) “La firma dei decreti che consentono l'inserimento nella piattaforma per l'inclusione sociale e lavorativa anche dei disoccupati e dei percettori della disoccupazione in quanto collaboratori coordinati e continuativi è un ...
(ASI) Roma - "Scioccanti e vergognose le parole di Tajani sul mandato d'arresto spiccato dalla Corte penale internazionale per Netanyahu e Gallant che secondo il capo della Farnesina va ...
(ASI) "Non posso che esprimere la mia felicità per la notizia della firma del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti che dispone la destinazione delle risorse di cui ...
(ASI)"L’Istituto Milton Friedman condanna con assoluta fermezza il mandato di arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale (CPI) contro il Primo Ministro Benjamin Netanyahu e il Ministro della Difesa ...
(ASI) Roma - <Quando studiavo geografia alle scuole elementari, la Basilicata era la regione più povera d'Italia, accompagnata dalla Calabria e, secondo alcuni sussidiari, anche dalla Puglia. Ora che ...
(ASI) "È partito l'attacco alla Corte Penale Internazionale, per il mandato di arresto a Netanyahu. La CPI è un'acquisizione fondamentale della giustizia internazionale, fondata sullo Statuto di Roma. L'Italia ha il dovere ...