PIETRO GENTILI, ARTE COME ARMONIA SPIRITUALE
Il percorso creativo di Pietro Gentili ha un carattere talmente singolare da escludere ogni possibile appartenenza al gioco delle tendenze artistiche contemporanee, non tanto per assenza di similarità linguistiche che potrebbero evocare vicinanze con le forme dell’astrattismo lirico e geometrico, quanto per autonoma ricerca di valori esistenziali e spirituali che presuppongono una dimensione cosmica che sfugge alle sistemazioni formalistiche del linguaggio.
Il disagio di inquadrare l’arte di Gentili nelle consuete tipologie dell’arte del secondo ‘900 è dovuto alla sua concezione dello spazio e del tempo, visione trascendente non commisurabile sia alle tensioni innovative delle avanguardie sia alle persistenze della tradizione e alle sue pratiche contrarie agli sperimentalismi del contemporaneo.
Se si osservano le opere dei primi anni sessanta, si coglie il senso di rarefazione a cui l’immagine è sottoposta per restituire il valore della forma allo stato puro, l’originarsi dello spazio attraverso linee essenziali che si intersecano nel vivo di un’atmosfera luminosa e abbagliante.
La ricerca dell’assoluto si affida alla semplificazione elementare della forma circolare come irradiazione della luce con minime variazioni verso la totalità dell’immagine simbolica, visione archetipica che genera infinite visioni, metafora figurale di un viaggio spirituale che esalta l’armonia e il mistero della luce, misura di tutte le cose.
L’uso della foglia d’oro si alterna all’argento raggiungendo un forte senso di smaterializzazione della luce, velo dilatato verso il massimo grado di sensibilizzazione della superficie. Le sottili cangianze e le leggere frammentazioni della pellicola luminosa sollecitano una percezione del monocromo dove la vibrazione del colore-luce è continuamente rigenerata.
Infatti, la superficie non è mai statica, ma segue il movimento di propagazione delle particelle cromatiche che trapelano dalla superficie verso uno stato di sublimazione della visione, sostanza impalpabile di pura luce. La ricchezza decorativa dei “soli d’oro” allude a una dimensione ultraterrena che dilata la misura circoscritta dello spazio pittorico come campo ideale di meditazione intorno a ciò che sta oltre la natura, passando dalla qualità sensoriale delle forme alla loro trasfigurazione trascendente.
Pietro Gentili è nato a San Vito Romano nel 1932.
Dopo essersi trasferito giovanissimo a Roma, dove ha iniziato i suoi studi d’arte, trascorre un anno a Venezia.
Nel ’59 si reca negli Stati Uniti restandovi circa un anno e soggiornando a lungo a New York.
Al ritorno si stabilisce a Firenze e inizia la sua collaborazione con Fiamma Vigo e la Galleria Numero.
Nel ’62 nuovo viaggio negli Stati Uniti. Al ritorno si stabilisce di nuovo a Firenze, stringe legame con l’architetto Michelucci. (una sua opera è esposta alla Fondazione Michelucci a Fiesole).
Nel ’65 si sposa con l’artista francese Denise Madin e si trasferisce a Milano, dove alterna la sua attività pittorica alla collaborazione con la stilista di moda Germana Marucelli, creando gioielli per le sfilate di alta moda.
Vari soggiorni in Svizzera, in Francia a Parigi e in Inghilterra.
Nel ’71 compie un viaggio in Grecia e Turchia, ma il viaggio più significativo e determinante per gli sviluppi della sua arte è quello durato più di tre mesi, nel ’76 in India, raggiunta via terra, attraversando il Caucaso, la Persia, il Pakistan con i mezzi locali, a volte unico straniero in località lontane e mai raggiunte da occidentali.
Qui entra in contatto con le filosofie e le religioni orientali, la mistica islamica e l’astrologia, che ricoprono un ruolo importante nel successivo sviluppo della sua opera e del suo pensiero, tant’è vero che egli stesso ama ricordare tale viaggio come “viaggio dell’anima”.
Nel ’78 si trasferisce a San Vito Romano in campagna dove realizza quattro “oasi di pace”, spazi meditativi con opere pittoriche e scultoree sia all’interno che all’esterno.
Nel ’79 compie un viaggio in Spagna, a cui fanno seguito, nell’81 un viaggio in Egitto, Siria e Palestina con un soggiorno a Gerusalemme.
Dall’83 al 2001 vive e lavora a Milano con brevi spostamenti in Europa e in Italia.
Nel 2002 lascia Milano e vive tra Roma e San Vito Romano, è qui che nel 2008 lascia la sua vita terrena.
Mostre personali
1958: Galleria San Sebastianello – Roma.
1959 Università George Washington, Washington D.C.
Pater’s House Gallery, Washington D.C.
1960: Capella di Sansevero – Annacapri.
Galleria Numero – Firenze, Roma.
1962: Galleria Numero – Firenze, Prato.
1964: Galleria Numero – Milano, Venezia.
1965: Galleria Giraldi – Livorno.
Centro Proposte – Firenze, Anghiari , Perugia.
1966: Galleria il Cenobio, – Milano.
Centro Arte Viva Feltrinelli – Trieste.
1967: Galleria La Polena – Genova.
Studio 2B – Bergamo.
Gioielli presentati alla Collezione Germana Marucelli alta-moda primavera-estate (ed. Centro proposte, Firenze).
1968: Galleria Il Milione, Milano.
Gioielli presentati alla Collezione Germana Marucelli alta-moda primavera-estate
1969: Galleria Stendhal – Milano.
Galleria Selezione – Livorno.
Museo d’Arte applicata – Oslo.
Galleria il Camino – Pordenone.
Galleria Giraldi – Livorno.
1970: Galleria il Fiore – Firenze.
Galleria il Camino – Pordenone.
Mostra ambiente “Foresta del Sagittario”, Galleria Stendhal – Milano.
Mostra di gioielli, Galleria Anny Di Gennaro – Milano.
1971: Galleria Stendhal. Milano.
1972: Pinacoteca di San Francesco, Gualdo Tadino.
Galleria Stefanoni – Lecco.
Galleria Stendhal – Milano, con la presentazione dei libri A = Amore, Supernatura, La Semina del Cuore.
1973: Galleria il Fiore, con la presentazione dei libri dell’artista. Firenze.
Galleria Struktura – Milano.
1975: Galleria Stendhal – Milano.
1977: La Badia, Passaggio di Bettona – Perugia. Retrospettiva.
1981: Pinacoteca di San Francesco – Gualdo Tadino.
1982: San Vito Romano – Roma. Retrospettiva
Galleria Oro del Tempo – Roma.
1986: Galleria Menotti – Milano. “Il cielo, il sole, le stagioni, gli angeli”.
1991: “Ceramiche Luce” di Pietro Gentili. Arte Fiera, Bologna.
1992: Palazzo Municipale – Vignate. Opere 1962-1991.
1993: Immagini della trascendenza. Pietro Gentili opere 1970-1992. Milano.
1997: All’interno della manifestazione: “Migrazioni spirituali mediterranee”, mostra personale “Spiritualità nell’Arte” – Fortezza da Basso – Firenze, Bettona.
1998: Fondazione Ado Furlan. Pordenone.
“Trascendentale” Galleria Estro. Padova.
2011: Accademia delle Arti del Disegno. Firenze.
Mostre collettive
1963: Mostra della Pubblica Istruzione – Roma.
Collettive di Numero – Firenze, Milano, Livorno, Cinquale.
Armony Gallery – New York.
I° Premio mostra piccolo formato, Firenze.
1964: Mostra mercato nazionale Arte Contemporanea Palazzo Strozzi – Firenze.
“Musica elettronica – Arte viva” – USIS – Firenze.
“Dieci anni d’Arte Astratta”, Gallerie Kasher – Chateau d’Echandens (Svizzera).
1965: Premio Chateau de la Sarraz. (Svizzera).
Premio Termoli – Termoli (premiato).
1966: “Mostra del Bianco”, Galleria dell’obelisco – Roma.
Premio Termoli – Termoli.
Mostra del marmo – Carrara.
1967: Mostra d’arte contemporanea “castello svevo” Termoli.
Ipotesi linguistiche intersoggettive – Firenze, Bologna, Lecce, Livorno, Napoli, Sansepolcro, Torino.
Prospettive 3, Galleria Due Mondi – Roma.
“Arte e Critica oggi in Italia”, Premio Marche – Ancona.
I Rassegna nazionale dell’incisione – Salerno.
V Biennale di Parigi.
Museo sperimentale d’Arte Moderna – Torino.
1968: “Dieci anni di Pittura Internazionale 1958-1968” – Casino de Montreux (Svizzera).
Mostra d’Arte Contemporanea, Palazzi Strozzi – Firenze.
1969: Premio La Verna.
III Biennale di Bolzano.
Per i gioielli Premio Moda-mare, Cefalù.
1970: Rassegna nazionale di Pittura Ramazzotti.
Premio Termoli – Termoli.
Premio Brancati – Zafferana.
1971: Immagine oggi in Italia – 1 manifestazione d’arte visiva contemporanea. Villa Manzoni, Lecco.
1972: Premio Michetti – Francavilla al Mare.
1973: Ipotesi per un’Arte simbolica, Galleria Pannella – Locarno.
Situazione Simbolo, Galleria San Fedele – Milano.
1974: Arte contemporanea 1973 al Museo Civico di Bologna. Museo Civico, Bologna.
Réalité Nouvelles – Parigi.
Dimensioni scalari, Galleria Pietra – Milano.
V° Premio scultura – Seregno.
Artisti Simbolisti, Galleria Pannella – Ascona Locarno.
1975: Mostra del Bronzetto – Padova.
1976: Artisti Simbolisti, Museo Aarau e Museo Bochum.
Il Numero 7. Galleria Rizzardi. Milano.
1978: Un artigiano collezionista, Museo di Graz.
1980: Omaggio alla Majolica di Deruta.
1985: 1930-1980. Astrattismo in Italia nella raccolta Cernuschi Ghiringhelli. Villa Croce, Centro per le arti visive, Museo d’arte contemporanea, Genova.
1986: Realizzazione delle sculture: “L’Angelo di Santa Barbara” e “L’Ascensione di Luce”, Museo di Santa Barbara – Mammola.
1988: “Immagini della pittura italiana del secondo dopoguerra”, Galleria Civica – Campione d’Italia.
“Apparizione”. Studio apparizione.
1995: Morterone Natura e Arte – Progetti. Morterone
1997: “Tramiti immagini dell’arte italiana, Rocca Sforzesca – Soncino.
“Il sentimento della costruzione” Artisti in Italia dal dopoguerra ad oggi. Museo Rabalderhaus Schwaz – Austria.
Povoletto 97 arteteatro – Povoletto (UD).
1998: European Accademy of Art. Londra.
1999: LeccoArteFestival. Lecco.
2001: “Multiplo d’artista” Retrospettiva degli anni ’80, Centro Espositivo Ex Majoliche spa. Deruta.
“L’Arte del gioiello e il Gioiello d’Artista dal ‘900 ad oggi”, Museo degli Argenti-Palazzo Pitti. Firenze.
2002: “Otto/Novecento”, Fondazione Ado Furlan-Spilimbergo.
Carlo Invernizzi “Natura naturans”. Melzo.
2003: “Fiamma Vigo e Numero” una vita per l’arte. Archivio di stato di Firenze. Firenze.
Hanno scritto sulla sua opera: U. Apollonio, G. Ballo, R. Bordiga, C. Cerritelli, M. Dezzi Bardeschi, L. Fontana, I. Furlan, G. Gatt, G. Marchiori, L.V. Masini, D. Micacchi, S. Orlandini, W. Schönenberger, I. Tomassoni, G. Veronesi, ed altri.
Arte e spiritualità nell’opera di Pietro Gentili. Tesi di Laurea di Chiara Rosa; relatore: Prof.ssa I. Covre. Università degli Studi di Padova. Anno Accademico 2002-2003.
Pubblicazioni1972: Supernatura. Ed. Edikon, Milano.
A=Amore. Ed. Edikon, Milano.
La semina del cuore. Ed. Edikon, Milano.
1975: Urano congiunto Venere. A cura dell’autore.
1987: Astrologia scienza dello Spirito. Ed. Acanthus, Milano.
1992: La dualità del Sole e della Luna. Ed. Pegaso, Lugano.
1997: Le dimore del Cielo senza stelle. Ed. Pegaso Institute, Milano.
2003: Una vita e un’arte. Istituto di Pedagogia Acquariana. Valstagna.
2006: I centri vibrazionali. Istituto di Pedagogia Acquariana. Valstagna.
2011: Esprimersi nella luce. Istituto di Pedagogia Acquariana. Valstagna.
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