Il ritorno al centro dell'Asia nel nuovo libro pubblicato da Anteo Edizioni

(ASI) Stando a quanto espresso da diversi analisti negli ultimi anni, quello in corso pare inevitabilmente destinato a diventare il secolo dell'Asia. Certamente l'Occidente resta un polo competitivo, ma la sua forza geopolitica e la sua capacità di incidere sui processi decisionali globali assumono ormai le sembianze di residui del potere finanziario, tecnologico e militare accumulato nel passato.

I dati e i numeri indicano che gli equilibri internazionali stanno cambiando molto più velocemente di quanto si riesca a percepire all'interno della bolla narrativa in cui l'opinione pubblica occidentale pare intrappolata. Stando ai calcoli del Fondo Monetario Internazionale, il confronto tra i ritmi di crescita dei Paesi del G7 e quelli dei BRICS è emblematico della tendenza in atto: nel 1995, quando il noto raggruppamento degli emergenti ancora non esisteva, i primi rappresentavano il 44,9% del PIL globale a parità di potere d'acquisto (PPP) contro il 16,9% dei secondi; quindici anni più tardi, nel 2010, la differenza si era già notevolmente ridotta (34,3% vs 26,6%); appena due anni fa è avvenuto il sorpasso, coi BRICS al 32,1% e le sette grandi economie di antica industrializzazione al 29,9%.

Inutile ricordare che i maggiori contributori al PIL aggregato dei BRICS sono Cina ed India, le due grandi potenze manifatturiere dell'Asia. Recentemente, ai cinque attori originari si sono aggiunti Egitto, Etiopia, Iran, Emirati Arabi Uniti e Indonesia. Gli ultimi tre, in particolare, hanno incrementato la presenza asiatica all'interno del raggruppamento, che può così annoverare rispettivamente uno dei maggiori produttori di idrocarburi al mondo, l'economia più ricca e diversificata del Medio Oriente e la prima economia del Sud-est asiatico. E proprio in quest'ultima parte del pianeta, dopo la fine della Guerra Fredda, si è registrato un fenomeno praticamente unico.

Più e meglio di tante altre aggregazioni regionali, l'ASEAN ha saputo costruire, passo dopo passo, un mercato comune composto da dieci economie in ascesa, capaci, nonostante le differenze, di coordinarsi e cooperare tra loro per dare vita a quella che oggi costituisce la quinta economia mondiale, con un PIL aggregato pari a circa 3.800 miliardi di dollari nel 2024.

Affermatosi quale baricentro politico ed economico della regione Asia-Pacifico, incluso tra Cina, India, Giappone, Penisola Coreana, Australia e Nuova Zelanda, il Sud-est asiatico è tra i poli industriali e commerciali più dinamici al mondo. Non poteva, dunque, che essere uno dei leader politici più influenti di questa regione a cogliere con largo anticipo le tendenze e i mutamenti in atto. Non in modo autocelebrativo o apologetico, tutt'altro. Scritto da Anwar Ibrahim e recentemente uscito nella sua prima edizione in lingua italiana per i tipi di Anteo Edizioni, La Rinascita dell'Asia è un viaggio nella storia e nella cultura dell'Asia e del mondo, nel tentativo di confrontare i diversi percorsi di sviluppo dell'Oriente e dell'Occidente, individuando le esigenze delle società asiatiche di fronte alle sfide della globalizzazione.

Pubblicato originariamente nel 1996, quello del primo ministro malesiano in carica è un testo che anticipa di quasi trent'anni temi e riflessioni oggi imprescindibilmente al centro del dibattito politico, economico, diplomatico, filosofico, sociologico e antropologico. Secondo Ibrahim, il Rinascimento Asiatico di questo secolo sarà un fenomeno profondamente diverso da quello affacciatosi in Europa circa seicento anni fa e sviluppatosi, più avanti, con l'Illuminismo. Centrali saranno i valori religiosi: non una sfida prometeica all'ordine naturale in nome della tecnica e del dominio, ma una riaffermazione della spiritualità nelle sue molteplici forme, nel segno della prosperità, della giustizia, della coesistenza e dell'armonia tra popoli.

Coi suoi 35 milioni di abitanti, la Malesia assume in questo senso le parvenze di un microcosmo rappresentativo dell'intero mondo asiatico: una nazione tradizionalmente multietnica e multiculturale, dove da secoli convivono Islam, Confucianesimo, Buddhismo e Induismo nel quadro di una società laboriosa e produttiva, proiettata verso il futuro. Per rendersene conto è sufficiente dare un'occhiata ai grattacieli che caratterizzano lo skyline urbano della capitale Kuala Lumpur: dal Merdeka 118 all'Exchange 106, passando per le iconiche Petronas Towers, rese celebri in Occidente dal film Entrapment del 1999, interpretato da Sean Connery e Catherine Zeta-Jones. Senza poi considerare altre città fortemente competitive quali George Town, seconda maggiore conurbazione dopo quella della capitale, Malacca, che dà il nome all'omonimo stretto, Johor Bahru, confinante con la città-stato di Singapore, e i centri emergenti del Borneo malesiano, tra cui Kuching e Kota Kinabalu.

Come molti altri Paesi asiatici, anche la Malesia ha subito la piaga del colonialismo europeo - britannico nello specifico - e ha condiviso con i suoi vicini un passato di dipendenza, sofferenza e povertà. Le ferite di allora non le hanno tuttavia impedito di rimboccarsi le maniche e ricostruire un suo percorso di sviluppo, acquisendo capacità industriali e manageriali ormai ampiamente riconosciute nella regione e nel resto del mondo. Dal punto di vista di Anwar Ibrahim, tuttavia, ciò non è sufficiente. Le società dell'Asia devono ancora sforzarsi di ricercare una propria via verso la costruzione di modelli più giusti e democratici, evitando di confondere il progresso dello stato di diritto con il paternalismo occidentale in materia di diritti umani e civili. Se le nazioni avanzate devono ancora liberarsi dei pregiudizi del passato coloniale, anche l'Asia può imparare dalla storia occidentale, traendo spunti di riflessione utili, senza il timore che i propri valori tradizionali vengano compromessi o inquinati. 

A quasi trent'anni dalla sua prima pubblicazione in lingua originale, il testo mantiene straordinariamente intatta la sua attualità, fornendo al lettore una chiave interpretativa per conoscere da vicino le esigenze, le aspettative, i timori e le preoccupazioni di una regione del mondo molto lontana geograficamente da noi europei ma sempre più connessa con le nostre economie e le nostre società.

 

 

Anwar Ibrahim La rinascita dellAsia Prima1

 

La rinascita dell'Asia

Anwar Ibrahim

Anteo Edizioni

Pagg. 128

ISBN  9791280769756 

 

 

 

Andrea Fais - Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Ultimi articoli

Prisco: "Santa Barbara ci ricorda il valore di chi ogni giorno protegge il Paese con coraggio e dedizione"

(ASI) «Quella di oggi non è solo una ricorrenza, ma un momento di profonda gratitudine verso le donne e gli uomini del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che con professionalità, ...

Marino, partecipazione a convegno su referendum. Ambrogiani soddisfatto

(ASI) “È stato un importante momento di partecipazione e confronto il convegno organizzato nei giorni scorsi dal comitato civico “Si può fare”, dal titolo “Prepariamoci al referendum – Il piacere e il ...

Marco Squarta(FDI-ECR) sull’immigrazione l’Europa finalmente cambia rotta.

(ASi) "Abbiamo portato a casa una vittoria vera in Europa sull’immigrazione. Una vittoria che cambia davvero le cose. In Parlamento Europeo, grazie al lavoro di Fratelli d’Italia ...

Solidarietà: anche quest’anno Safari Club International Italian Chapter dona 500 porzioni carne di selvaggina in memoria di don Pietro Sigurani

(ASI) Angelo Reali, che ha ereditato la missione di Don Pietro Sigurani, e Geronimo Cardia, rappresentante regionale, hanno accolto nella sede dell’associazione “Non ho né argento né oro” la ...

Elena Fruganti (Fratelli d’Italia): “Il Governo Meloni investe sui giovani: inaugurato il Centro di aggregazione del progetto DesTEENazione, un esempio del cambio di passo sulle politiche giovanili”

(ASI) Perugia. “Dal decreto Caivano per la riqualificazione sociale delle periferie, alle politiche di contrasto alle dipendenze, il Governo Meloni dimostra un significativo cambio di passo nell’attenzione ai giovani ...

Agroalimentare, Confeuro: “Ok rapporto Ismea ma non sottovalutare criticità”

(ASI) “Accogliamo con favore i risultati del Rapporto Ismea 2025, che restituisce un quadro complessivamente positivo per il nostro agroalimentare. I dati sul valore della produzione e sul contributo al PIL ...

L’energia visionaria di Anna Actis

(ASI) Tra arte, poesia e impegno culturale: il percorso di un’artista che unisce emozione, colore e ricerca interiore Anna Actis è una delle voci più originali dell’arte contemporanea ...

Caracas - Cuneo One Ways" l'autobiografia di Claudio Di Giammarco

(ASI) Chieti - Abbiamo intervistato Claudio Di Giammarco, autore del libro "Caracas - Cuneo One Ways",  nato a Caracas da una famiglia di origini italiane con padre abruzzese e ...

Il Sudan sull’orlo del baratro: la comunità internazionale fatica a modificare la traiettoria della guerra

(ASI) Mentre la guerra che devasta il Sudan dalla metà di aprile 2023 entra in una nuova fase di violenza, gli sforzi internazionali sembrano, per ora, incapaci di avvicinare i belligeranti ...

Bertoldi Alessandro: il 5 dicembre Il “Milton Friedman International Prize 2025” al Presidente Edmundo Gonzalez Urrutia

(ASI) L’Istituto Milton Friedman, Il Tempo e Students for Liberty annunciano ufficialmente la cerimonia di conferimento del Premio Internazionale Milton Friedman 2025 a Edmundo González Urrutia, Presidente eletto della ...