Giornale multimediale Agenzia Stampa Italia Notizie, Domenica 6 Aprile 2025 - ore 05:41:37
Trame Nascoste. A Genova una due giorni su Giorgio Colli

(ASI) Genova. Storico della filosofia, filosofo e filologo, a Giorgio Colli si deve anche la prima edizione critica italiana dell’opera omnia di Friedrich Nietzsche (coadiuvato dall’allievo Mazzino Montinari), in grado di rivalutarne la figura, sdoganandola da interpretazioni filo/pre-naziste per restituirla a quella “scuola del sospetto”, che potrebbe avvicinarlo a Freud e persino a Marx.


A cento anni dalla sua nascita, Teatro Akropolis organizza - con Palazzo Ducale-Fondazione per la Cultura, il Centro Studi Alessandro Fersen e la famiglia Colli - un Convegno in due giornate per riscoprire la figura del pensatore nato a Torino, e docente di Storia della filosofia antica all’Università di Pisa.
Dopo una prima giornata, il 13 aprile, in cui si è approfondito soprattutto l’apporto come filologico e storico di Giorgio Colli nei confronti della cultura italiana, con interventi - tra gli altri, di Massimo Cacciari e Carlo Sini - venerdì 14 aprile si è voluto dare maggior spazio all’apporto delle teorie nietzschiane sul teatro, analizzate e studiate con amore da Colli per un’intera vita.
Non si vuole ammorbare il lettore con disquisizioni forbite e per addetti ai lavori. Si vuole semplicemente capire cosa significhi, oggi, ritrovarsi a Palazzo Ducale (dove si è registrato un afflusso importante di spettatori in entrambe le giornate) per parlare dell’attualità di un filosofo tedesco morto nel 1900, e delle ricerche filologiche e le interpretazioni critiche di un altro filosofo, Giorgio Colli, deceduto nel 1979.
Perché dovremmo avere, oggi, bisogno di un recupero del dionisiaco - teorizzato dal filosofo tedesco - rispetto all’apollineo; ossia di una matrice emozionale, piuttosto che logico-razionale, del fare teatro?
Ma facciamo un passo indietro. Nietzsche non poneva a radice del teatro occidentale la tragedia greca bensì il coro dionisiaco, quel cerchio “magico” dove attore (cantore/danzatore) e spettatore si scambiavano i ruoli condividendo l’espressione del proprio sentire individuale e di quello che potremmo definire, citando Jung, inconscio collettivo. Un sentire viscerale che va dal mito a ritroso fino all’archetipo e, quindi, alle radici della matrice culturale europea - e, in parte, generalmente umana.
Molti sono i pensieri e gli stimoli che si sono susseguiti. Se è vero che un mare (a livello temporale e spaziale) separa noi da Dioniso, e forse non è possibile rivivere certe esperienze, ma solo comprenderle ammettendo che restano altro da noi (Sini). È Marco Martinelli, regista e drammaturgo, a ribadire che - sebbene non sia possibile ricostruire esperienze culturali di venticinque secoli fa, perché si rischia l’anacronismo (l’esperimento alla dottor Frankenstein, verrebbe da scrivere) - Dioniso non è morto. Al contrario, è vivo in qualsiasi cerchio (cerchio come quello del coro dionisiaco, ma anche quello di molte comunità tribali) dove si suscitino e vivano in prima persona emozioni, e dove parlino il corpo, il sesso, l’essere umano nella sua complessità. Ecco perché vi è ancora la necessità, umana e culturale, di un teatro che colpisca, laceri, destabilizzi (o, come diceva Carmelo Bene, che solleciti - metaforicamente parlando - “crimini, delitti e sabotaggi”) .
Un teatro, del resto, il nostro, e una cultura sempre più minacciati “da vecchi senza denti e senza gusto, [...] di fronte [ai quali] vogliamo aggrapparci coi denti ai diritti della nostra gioventù e non stancarci di difendere nella nostra gioventù il futuro contro quegli assalitori delle immagini del futuro” (F. Nietzsche, Sull’utilità e il danno della storia per la vita). Naturalmente, nessuno durante il Convegno ha difeso un’idea di attore o artista quale Peter Pan ad æternum o esteticamente giovane, bensì Martinelli (e, ovviamente, Nietzsche) ha posto al centro del discorso l’importanza di restare presenti a se stessi, al centro di una società in evoluzione, parte integrante di quel divenire ed espressione di tutte le contraddizioni che un determinato spazio e tempo pongano in essere.
Rivendicare una radice dionisiaca del teatro sembra, quindi, dare valore a un atteggiamento scettico e critico nei confronti del reale. Non un rifuggire dalla razionalità apollinea in una specie di frenesia estatica (quella sì, anacronistica). Ma un mettere in dubbio, un farsi maestri del sospetto, così da non intendere oltre il reale quale dato immutabile. Rimettendolo al contrario, continuamente, in discussione e, di conseguenza, impegnandosi in prima persona a modificarlo attraverso il proprio ruolo di individui e parte di una comunità/polis, ma anche attraverso la propria arte e, ovviamente, il proprio fare teatro.

Simona Maria Frigerio - Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

onSquarta.jpg

Ultimi articoli

Gubitosa (M5S): Governo nemico imprese, da Confindustria silenzio complice

(ASI) Roma – “Quando al governo c’eravamo noi, quando il premier era Conte e portammo in Italia oltre 200 miliardi per salvare le imprese e il Paese, Confindustria disse che Conte ...

CGIA Mestre, rischio povertà: molto più alto tra gli autonomi che tra i dipendenti

(ASIMestre -Tra tutti i nuclei che hanno come capofamiglia un lavoratore autonomo, il rischio povertà o esclusione sociale è al 22,7 per cento, mentre la quota riferita a tutte le famiglie con ...

Dl sicurezza, Zan (Pd): Governo calpesta democrazia per fare regalo a Salvini

(ASI) "Dl sicurezza, Zan (Pd): Governo calpesta democrazia per fare regalo a Salvini"Per fare un regalo a Salvini e al Congresso della Lega di domani, il Governo calpesta la ...

Napoli e poi Inter all'esame Bologna per il tricolore. Il Punto di Sergio Curcio

Napoli e poi Inter all'esame Bologna per il tricolore. Il Punto di Sergio Curcio

Toscano: "la pace? Passa per il gemellaggio tra Genova e San Pietroburgo""

(ASI) "Una ricca, plurisecolare storia e il solido valore del patrimonio culturale e spirituale comune caratterizzano le relazioni russo-italiane da sempre. Prima che venisse distrutta ogni relazione dai pacchetti sanzionatori ...

Dl Sicurezza, Cerreto (FDI) : misure concrete per tutelare chi serve lo Stato

(ASI) “Il decreto sicurezza approvato dal Consiglio dei Ministri è un segnale forte e atteso, che va nella giusta direzione. In un momento storico segnato da tensioni sociali e proteste sempre ...

Aggressione infermiera all’ospedale di Terni, Uil Fpl Azienda ospedaliera Terni: “E’ cronica emergenza sicurezza negli ospedali”

(ASI) Terni  - “La sicurezza del personale sanitario, in Umbria, è ormai un’emergenza e l’ennesima aggressione, avvenuta giovedì sera al Pronto soccorso dell’ospedale di Terni, testimonia il ...

Vinitaly: Coldiretti, Con Italia senza vigne abbandonata a degrado e cemento un'area grande quasi il Friuli

(ASI) Se i vigneti italiani scomparissero, una superficie grande quasi quanto il Friuli Venezia Giulia rimarrebbe abbandonata al degrado e alla cementificazione, aumentando i rischi di dissesto idrogeologico e facendo ...

Treni, Potenti (Lega): C'è dolo dietro incendio binari a Livorno. Che dice chi ironizzava?

(ASI) "La Polfer ha accertato che l'incendio vicino ai binari tra Livorno e Quercianella verificatosi giovedì e che ha mandato in tilt la circolazione sulla linea Pisa-Roma e Grosseto-Pisa era ...

Marco Sciamanna(Popolo della Famiglia): “La richiesta di Laura è da ascoltare, una esortazione per proteggere la fragilità”

(ASI)“Laura Santi, la stessa Laura che lo scorso anno ha chiesto anche per l’Umbria un percorso per il suicidio assistito, la medesima Laura che ha ricevuto la visita, ...