(ASI) Morto nel 1550, Astolfo Guiderocchi, nipote dello stesso Astolfo che per due volte governò la città di Ascoli Piceno, stabilì per via testamentaria che le sue due figlie, Aurelia e Francesca, fossero date in sposa rispettivamente a Vincenzo Sgariglia, nobile dell'Ascolano, ed al cugino Guido Guiderocchi.
Le decisioni testamentarie di Astolfo trovarono però l'opposizione irremovibile della moglie Drusolina, ( una Ranieri di Perugia) che ostacolò soprattutto il matrimonio della figlia Aurelia, tanto da rendere necessario l'intervento decisionale del collegio dei Cardinali di Roma, che stabilì che la bambina, allora tredicenne, fosse mandata presso la corte di Guidobaldo II della Rovere, duca di Urbino.
Nel 1557 raggiunge la corte di Urbino Torquato Tasso al seguito del padre, Bernardo Tasso; il poeta è coetaneo di Aurelia Guiderocchi, essendo nati entrambi nel 1544
Lo storico e scrittore Gianfranco Salvi suppone che nella Gerusalemme liberata sia possibile individuare qualche rassomiglianza fra le vicende che coinvolsero la famiglia Guiderocchi fra XV e XVI secolo ed alcuni personaggi del poema. L'ipotesi parte dal presupposto che, sebbene ciò non sia attestato da nessuna fonte storica, Aurelia Guiderocchi e Torquato Tasso, coetanei, ospiti presso la corte d'Urbino ed accomunati entrambi da dolorose vicende di vita, si siano incontrati, abbiano stretto amicizia e siano stati così in confidenza da raccontare ciascuno la propria storia all'altro .Quindi, lo storico va ad individuare quali siano le possibili similitudini da riscontrare nell'opera del Tasso:
Al Canto Secondo della Gerusalemme Liberata, riscontra nel personaggio descritto la figura di Flavia Guiderocchi, Al Canto Ottavo della Gerusalemme Liberata, riscontra nel personaggio descritto la figura di Astolfo Guiderocchi, il tiranno che due volte venne esiliato da Ascoli Piceno.
39 - Costei gl'ingegni femminili e gli usi
sprezzò sin da l'età più acerba;
ai lavori d'Aracne, a l'ago, ai fusi
inchinar non degnò la man siperba;
fuggì gli abiti molli e i lochi chiusi,
che ne campi onestate anco si serba:
armò d'orgoglio il volto, e si compiacque
rigido farlo; e pur rigido piacque.
40 - Tenera ancor con pargoletta destra
strinse e lentò d'un corridore il morso;
trattò l'asta e la spada, ed in palestra
indurrò i membri ed allenogli al corso:
57 - Sorgea la notte intanto, e sotto l'ali
riscopriva del cielo i campi immensi;
[...]Tu sol punto Argillan, d'acuti strali
d'aspro dolor, volgi gran cose e pensi,
né l'agitato sen né gli occhi ponno
la quiete raccorre o il molle sonno
58 - Costui pronto di man, di lingua ardito,
impetuoso e fervido d'ingegno,
nacque in riva al Tronto, e fu nudrido
ne le risse civil d'odio e di sdegno:
poscia in esilio spinto, i colli e 'l lito
empiè di sangue, e depredò quel regno,
Al Canto Ottavo, dalla Gerusalemme Liberata, riscontra nel personaggio descritto la figura di Gian Tosto Guiderocchi, figlio di Astolfo Guiderocchi
60 - Gli figura un gran busto, ond'è diviso
il capo, e de la destra il braccio è mozzo;
Sono curiosità ,il Tasso come vedremo in un prossimo articolo, fu anche ospite a Fermo; tasselli questi di un mosaico ma che possono stimolare il lettore per una analisi ulteriormente piu’ approfondita dal punto di vista storico.
Francesco Rosati di Monteprandone - Agenzia Stampa Italia