(ASI) Perugia - Grande festa al Centro di accoglienza di via Bontempi a Perugia, venerdì 11 dicembre 2015, per la presentazione del libro di Marco Deriu e Maria Filomia “Famiglia e nuovi media. I nativi digitali e i loro genitori “.
Il professore Deriu insegna Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa e di Etica e deontologia dell’informazione all’Università Cattolica. Tiene seminari sull’utilizzo dei media, pubblicando saggi ed articoli. La professoressa Filomia collabora con la cattedra di Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento presso il corso di laurea in Scienze della formazione. Formatrice nell’uso delle ICT nella didattica.
L’introduzione della presentazione è stata affidata alla direttrice dell’ostello, Maria Tersa Di Stefano, che ha ricordato come don Elio Bromuri, ideatore del Centro, abbia desiderato un luogo ecumenico di dialogo come forma di carità culturale, per sopperire alle povertà dello spirito, non meno gravi di quelle materiali.
Di seguito mons Paolo Giulietti, vicario episcopale per la diocesi di Perugia-Città della Pieve, ha sottolineato come il libro cerchi di comprendere cosa accade all’individuo, giovane ed adulto, quando utilizza i media “senza demonizzarli né santificarli“.
Sicuramente, ha affermato il vicario, la famiglia è invasa da questi strumenti digitali e per questo deve “addomesticarli”, per non essere danneggiata, ma per sfruttare adeguatamente la loro positività, come la volpe del Piccolo Principe di Saint Exupéry.
Tra i relatori la prof.ssa Floriana Falcinelli, docente di tecnologie dell’istruzione all’Università di Perugia che, commentando l’opera, ha focalizzato l’attenzione sul ruolo di mediatori che i genitori devono avere nel processo che conduce i giovani a conoscere e padroneggiare i nuovi strumenti digitali. La docente perugina ha condiviso i consigli e le tecniche da porre in atto quotidianamente enunciate da Deriu e Filomia. Tra le indicazioni suggerite quelle che riguardano il tempo da dedicare a tutti i media indistintamente. I genitori dovrebbero in primis verificare, osservando, quanto tempo i ragazzi occupano digitalmente e se vivono altre esperienze diverse dall’elettronica, per non formarsi con uno sguardo parziale sul reale. Da qui l’impegno a realizzare una vera e propria media education, educazione ai media “per suscitare nuovi artigiani capaci di migliorare la qualità stessa dei media ed il loro utilizzo”.
La dott.ssa Simonetta Silvestri, dirigente al servizio comunicazione istituzionale-educazione alla cittadinanza e assistenza, presso il centro Corecom della Regione Umbria, ha presentato la parte del libro che si concentra sui rischi e pericoli della Rete e dei nuovi media. Tra le criticità sono state messe in luce la violazione della privacy, il cyberbullismo, il linciaggio mediatico ed il pericolo degli incontri con gli adulti malintenzionati. Spesso genitori, insegnanti e figli stessi sottovalutano il problema ed affrontano il Web impreparati.
L’autrice, Maria Filomia, ha concluso la presentazione citando Papa Benedetto XVI che, a Valencia, ricordava uno dei principali còmpiti dei genitori, essere “guardiani della libertà”, funzione particolarmente importante nell’approccio alla nuova era digitale.
Ilaria Delicati - Agenzia Stampa Italia