Roma. Nel corso delle celebrazioni del Ventennale del Movimento d’avanguardia artistico e letterario Poeti d'Azione, con un reading musicale, è stato presentato presentato il libro Un grappolo di rose appese al sole (Cicorivolta Edizioni), dell’artista umbro Giampaolo Bellucci, con prefazione di Manlio Sgalambro. Nella stessa occasione, con un gran successo di pubblico, vi è stata in anteprima la presentazione del CD: La casa dell’anima, i cui testi sono tratti dai versi di Bellucci. Voce dell’album è il cantante Marco Trionfetti, le musiche sono di Giuliano Panella.
Per la settimana di celebrazioni (20 -27 febbraio) nel Centro Culturale Elsa Morante sono in corso esposizioni d'arte, dibattiti, presentazioni di libri, performance, musica dal vivo, vernissage e video-proiezioni. A presentare è Alessandro D'Agostini, poeta e fondatore del Movimento Poeti d’Azione. Tra gli ospiti il giornalista e scrittore Pietrangelo Buttafuoco, il poeta e saggista Elio Pecora, lo scrittore Valentino Zeichen e l’attrice Francesca Stajano.
Giampaolo Bellucci, poeta e scrittore. Nasce in Umbria nel 1968, sin da ragazzo mentre lavora come cameriere rincorre la sua passione per la musica e cerca di fondere le sue parole con i suoni. Dal 1993 si iscrive alla SIAE nella sezione musica come autore di testi. Nel 2006 frequenta per un periodo il CET, l’Accademia di musica e cultura fondata da Mogol. La prima silloge di poesie, Il treno dei pensieri, la pubblica per le edizioni Albatros il Filo nel 2009. L’opera viene recensita positivamente da critici d’arte come Antonio Carlo Ponti. Il suo primo romanzo Il buio e la luce esce nel 2011 con Arduino Sacco Editore. Si tratta di un diario di bordo, a tratti autobiografico, dal quale è stata tratta una sceneggiatura teatrale. Nel 2012 pubblica il thriller psicologico L’ultimo Appuntamento, il segreto di un amore maledetto (Cicorivolta Edizioni). Le mie parole (Galassia Arte editore), una silloge di poesie esce nel 2013 e viene presentata nel corso dello spettacolo di Massimo Bagliani Io fo buchi nella sabbia, scritto e diretto da Enrico Vaime. Lo stesso anno pubblica La storia di Marco (AeA), un romanzo noir prefato da Don Pierino Gelmini e Antonio Carlo Ponti, da cui sarà tratto un film diretto dal regista Marco Grisafi, con la straordinaria partecipazione di Athina Cenci. Nel 2013 con Un grappolo di rose appese si è classificato ottavo al concorso nazionale Leandro Polverini. Alcune sue poesie sono incluse nell’antologia poetica Poeti umbri e contemporanei, (Il Formichiere editore), in corso di stampa, a cura di Emidio De Albentiis e Gianluca Prosperi. Ha scritto sulle di Cultura e Spettacoli del Corriere dell’Umbria.
"I testi di canzone sono poesia di tutti i giorni e quindi non sono poesia. - Scrive Manlio Sgalambro nella prefazione di "Un grappolo di rose appese al sole" -. Guai se lo fossero. Potremmo anche accettare di definirla 'poesia di tutti i giorni'. Ma anche questa definizione sarebbe impropria. Nel quinto movimento della terza sinfonia di Mahler si intona la canzoncina infantile che fa 'Bim Bam'. Il testo di canzone lo può fare solo quando si incontra con la musica. I testi di Bellucci sono testi senza note. Ma sono pronti a darsi alla musica come un amante all’amata. La domanda più corrente che si fa al testo di canzone è questa: warum bist du so kurz?, perché sei così corta? Ma questo rimpianto non si può avere per questi testi. A essi si deve chiedere al contrario, perché siete così lunghi? Mi sembra però che stia proprio qui il ‘colpo’ di Bellucci. La lunghezza dei suoi testi li caratterizza. Sia un rocker che un rapper potrebbero farli proprii. Attraverso il loro canto si snoderebbero nel cielo con la leggerezza di un profumo. Ai suoi testi manca finora la voce. Quando essi l’avranno si trasformeranno in canzoni e la promise de bonbeur sarà mantenuta."
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