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Azerbaigian: nazione dove l’antichità e la modernità si incontrano. Il potenziale turistico della “Terra del Fuoco”
(ASI)Durante gli ultimi decenni abbiamo assistito ad un incremento dell’interesse nella sfera del turismo, il quale è divenuto un “passatempo” a livello mondiale. Chiedendoci quale sia la definizione ampliamente accettata del termine “turismo”, possiamo rispondere citando quanto affermato nel 1963 alla Conferenza delle Nazioni Unite sul Turismo che si tenne a Roma ed adottò una serie di linee guida per definire termini quali “visitatori”, “turisti” e “turismo”. Quindi, per turismo intendiamo un fenomeno sociale, culturale ed economico che comporta il movimento di persone verso paesi o luoghi al di fuori del loro ambiente abituale per scopi personali o professionali. Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad un boom nell’industria del turismo a livello mondiale, fenomeno che ha interessato anche l’Azerbaigian, definito “Terra del Fuoco”, stato emergente della regione del Caucaso.  Il turismo è uno dei settori emergenti ed in fase di sviluppo nello stato azero; facendo un viaggio virtuale attraverso la storia di questo paese è possibile sottolineare l’importanza che ebbe in antichità per motivi di natura religiosa, commerciale e politica e perché uno dei paesi tappa dell’antica Via della Seta.

Dopo aver ottenuto l’indipendenza nel 1991, l’Azerbaigian ha delineato una nuova strategia di sviluppo del turismo conferendo grande importanza al progresso di tale settore; negli ultimi anni sono stati ideati diversi progetti mirati a promuovere il potenziale del paese, in special modo quello delle regioni di Shaki, Guba, Shamakhi, Lankara, ed è stato istituito il Lahji Tourist Information Centers per fornire informazioni utili ai turisti.

Nell’ambito della creazione di nuovi itinerari turistici internazionali sono state definiti progetti quali “Alexander Dumas nel Caucaso”, “Gli insediamenti tedeschi in Azerbaigian”, “Gamigaya: percorso culturale – turistico” e “Le Strade del Vino”.

L’Azerbaigian, paese il quale ha aderito all’Organizzazione Mondiale del Turismo nel settembre 2001, ha partecipato a diversi eventi promossi da tale organizzazione, tra cui meeting ed assemblee con la Commissione Europea, corsi di formazione e seminari. Il Presidente Ilham Aliyev dichiarò il 2011 “Anno del Turismo” con lo scopo di sviluppare tale settore e valorizzare 10 anni di lavoro in modo da creare le condizioni favorevoli per la promozione delle attività turistiche.

Nel 2011 sono stati ad esempio commissionati sei alberghi a 5 stelle nella capitale del paese Baku i quali rappresentano i brand principali del settore alberghiero internazionale; durante l’Anno del Turismo circa 2 milioni e 240 cittadini stranieri hanno visitato lo stato azerbaigiano e si stima che, a seguito della campagna pubblicitaria condotta negli ultimi due anni, tale numero potrà raggiungere nei prossimi cinque anni il valore di 3-3,5 milioni di visitatori.

Parlando di turismo invernale, uno dei progetti più importanti è quello di Shahdag iniziato nel 2009 e situato nel Parco nazionale del Shahdag a 32 chilometri di distanza dalla città di Gusar.

La cooperazione a livello internazionale è una importante priorità strategica per il turismo azerbaigiano, soprattutto quella con i paesi europei tra cui figura l’Italia. A tal proposito, a Roma lo scorso novembre, si è svolto il Primo Forum del Turismo Italia – Azerbaigian che può essere considerato un passo importante nell’espansione della cooperazione tra i due paesi. E’ importante sottolineare anche il numero crescente dei turisti azeri in visita in Italia e viceversa registrati anno dopo anno e per questo motivo sono stati implementati diversi progetti con l’intento di promuovere il potenziale turistico italo – azerbaigiano e permettere al pubblico italiano di conoscere maggiormente la cultura e la storia dell’Azerbaigian i quali hanno dato fin da subito un buon esito.

Magsud Dadashov Corrispondente di AzerTag in Italia

 

Shahdag Gusar

 

Baku

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