Partendo dall’idea di un teatro che possa accogliere culture ed etnie differenti all’insegna dell’integrazione in un territorio che ormai da anni, sia con l’istituzione del CARA di Mineo, che con la presenza di numerosi SPRAR, porta avanti l’idea dell’integrazione come valore fondamentale all’insegna dell’accoglienza, si è approdati al primo spettacolo che da un lato nel testo vede come personaggi gli abitanti di Mineo, dall’altro invece vede come protagonisti alcuni ospiti del Centro per Richiedenti Asilo.
Lo spettacolo è il frutto di un workshop di 7 giorni in cui attori professionisti, cittadini del territorio e migranti ospiti del CARA di Mineo si ritrovano insieme sotto la direzione di Manfrè. «Un momento di socialità e integrazione che vuole essere il punto di partenza per fare del “Teatro Mediterraneo” il più grande contenitore artistico-culturale proprio delle regioni che si affacciano sul Mediterraneo, fondendo le numerose culture ormai presenti sul territorio in una commistione di generi differenti che non può che rappresentare un forte arricchimento per l’intero comprensorio» sottolinea Paolo Ragusa, Presidente del Consorzio Sol.Calatino.
Lo spettacolo, organizzato dal Consorzio Sol.Calatino, dal Consorzio “Cara Mineo” e dal Consorzio dei Comuni “Calatino Terra d’Accoglienza” (a cui aderiscono Mineo, San Michele di Ganzaria, San Cono, Vizzini, Ramacca, Raddusa, Castel di Iudica e Licodia Eubea) si svolgerà alle ore 21 nel Centro Interculturale “Giovanni Paolo II” a Mineo (CT). Ingresso libero.
«Il progetto assicura, attraverso la rappresentazione teatrale, una forma di confronto tra culture diverse che vede come protagonisti i cittadini di Mineo, aperti all’accoglienza, e gli ospiti del Cara. L’intento è quello di promuovere il pluralismo e la diversità come opportunità di crescita umana, ponendo quale scopo fondamentale quello di affrontare il crescente multiculturalismo derivante dal processo di migrazione» afferma Anna Aloisi, Sindaco del Comune di Mineo e Presidente del Consorzio dei Comuni “Calatino Terra d’Accoglienza”.
Lo spettacolo vede come protagonisti proprio gli abitanti di Mineo: un evento itinerante in dieci diversi ambienti, con venti attori chiamati a rappresentare i problemi e la poesia del piccolo paese siciliano; il ritratto antropologico e culturale di una comunità in trasformazione, con un filo di mistero che lega le diverse “stanze” dello spettacolo.
La commedia è interpretata dagli attori: Orazio Alba, Matilde Masaracchio, Roberto Pensa, Sergio Spada e Luana Toscano. La realizzazione delle scenografie è a cura di Sara Nussberger e di quindici ospiti del CARA di Mineo.