(ASI) Il premio Donna 2022 è un premio che viene rilasciato ogni anno a Castelfranco Veneto a donne che si sono particolarmente distinte nell’anno. Nonostante le tantissime candidature le finaliste sono state quindici nei più variegati settori (scienza, imprenditoria, sport, ristorazione, cultura ecc.).
A rappresentare il cinema di impegno sociale c’era Andrea Simonella con il suo corto Uruguay, che ha vinto molti premi nazionali e internazionali.
La Simonella ha svelato che la sua attività di sensibilizzazione sulle tematiche sociali non finisce qui ed è in pre-produzione un nuovo corto sulla violenza assistita, che sta valutando di girare nuovamente in Friuli Venezia Giulia.
La regista ha sottolineato che è importante lottare per la parità di genere, ma sempre con equilibrio, perché esiste un altro problema di cui non si parla e cioè quello dei padri separati. Le donne molto spesso sono vittima di violenza, ma ci sono pure padri, in serie difficoltà, proprio a causa delle ex mogli. Madri, padri e soprattutto i figli possono essere tutti vittime di fragilità e proprio per questo il prossimo lavoro avrà il punto di vista di una bambina.
La violenza e la fragilità non devono avere un’identità o un genere, ma è bene sensibilizzare per il bene comune. Questo ha voluto sottolineare la Simonella, che ha ribadito il suo linguaggio cinematografico, di formazione “avatiana", in cui si sussurra la violenza, perché lo spettatore non deve essere sconvolto o traumatizzato, ma deve essere guidato verso una costruttiva ed efficace riflessione.
Alla luce di come ha trattato la violenza di genere in Uruguay e per il suo convinto e costante impegno sociale, nonché per le sue capacità imprenditoriali culturali che ha dato vita alla scuola CSCinema, la giuria tecnica del Premio Donna 2022 le ha assegnato la menzione “Women For Freedom” per mano della vice Presidente dell’omonima associazione Lucia Cuman, vincitrice del Premio Donna 2019.
Redazione Agenzia Stampa Italia