(ASI) All’Edera Film Festival di Treviso sono arrivati opere da tutto il mondo di registi under 35. Giovani di talento che hanno portato tematiche interessanti e prodotti di qualità, per la precisione sono stati selezionati 16 corti, 8 documentari e 6 lungometraggi.
Ha trovato particolarmente apprezzamento Uruguay di Andrea Simonella, autrice autoctona, originaria di San Stino di Livenza, che dopo circa una trentina di Nomination e aver vinto il Grifone d’oro per il miglior corto al Love Film Festival di Perugia e uno special award al Festival Internazionale del Cinema di Salerno ha ottenuto un importante riconoscimento nella sua terra, il Veneto.
La giuria popolare dell’Edera ha assegnato il Premio al pubblico, volendo dunque premiare il coraggio e la bravura della regista nel raccontare un tema difficile e scomodo come quello della violenza sulle donne addirittura in una struttura psichiatrica. Un lavoro che colpisce allo stomaco, che denuncia le violenze e gli abusi sui fragili. La Simonella dichiara con orgoglio di volersi dedicare a un cinema sociale, reale che tocca temi “scomodi” per arrivare e sensibilizzare la gente. Obiettivo raggiunto a Treviso, perché la giuria del pubblico non ha avuto dubbi a riconoscere la forza comunicativa e artistica di Uruguay.
Bisogna aggiungere che la Simonella è allieva d’arte e precisamente del maestro Pupi Avati, con cui ha collaborato in ben quattro film. E’ evidente l’influsso del Maestro, tanto che direttore della fotografia è Ivan Zuccon, che lavora con lo stesso Avati.
Un orgoglio per il Veneto, Andrea Simonella, che oltre a essere un’autrice impegnata, con addirittura una laurea in Economia alla Cattolica di Milano e un’altra imminente in Filosofia a Bologna, cerca di valorizzare anche nuovi volti, come testimoniato dal lavoro fatto sulla brava protagonista del corto, Asia Galeotti. Non a caso ha anche aperto una scuola di Cinema a Milano con autorevolissimi docenti tra cui lo stesso Avati.
Per la giuria popolare dell’Edera Andrea Simonella è un nome, che si farà in breve tempo farà conoscere, proprio per la sua sensibilità e capacità di raccontare un nuovo tipo di cinema sociale.
“Sono particolarmente felice per il premio del pubblico vinto all’Edera Film Festival di Treviso. Un piccolo tributo che ricevo in Veneto, nella mia amata terra. Consapevole che la strada da percorrere è lunga, incerta e in salita, considero la realizzazione dei cortometraggi alla stregua di un apprendistato necessario. Ringrazio il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia per il patrocino e il supporto, specialmente il consigliere regionale Edy Morandini che ha abbracciato fin da subito la tematica sociale del cortometraggio” conclude la Simonella.