(ASI) Perugia. “Un Love Film Festival da sogno”. Intervista al direttore artistico Daniele Corvi.
Direttore, complimenti una grande edizione, si ritiene soddisfatto?
Era già un successo svolgerlo in presenza, figuriamoci farla bene. E’ stato molto faticoso, ma i nostri sforzi sono stati premiati.
La cosa più bella è che emersa una Perugia bellissima, grazie anche al lavoro di promozione della madrina Madalina Ghenea.
Madalina si è innamorata di Perugia. Scendendo dalla macchina, mi ha guardato e ha commentato: “Questa città è un sogno”. Lei ha più volte sottolineato la bellezza artistica, le luci, le atmosfere e soprattutto la gentilezza delle persone. Sono dunque molto contento che il mio staff abbia permesso di far apprezzare a Madalina Perugia in tutta la sua bellezza. Ho personalmente molto apprezzato gli inviti della Presidente della Regione Donatella Tesei e del Rettore dell’Università per Stranieri Valerio De Cesaris che hanno capito quanto i Festival e il cinema possono aiutare il territorio e la crescita culturale. Perugia è una ricchezza che deve essere maggiormente valorizzata e noi del Love Film Festival abbiamo lavorato con amore per questa missione. Se tutti i soggetti del territorio facessero sistema, le opportunità di crescita sarebbero enormi.
Il Festival è una realtà, ma quest’anno c’è stato un ulteriore crescita e ha assunto una dimensione internazionale. Paul Haggis ne è una dimostrazione.
Paul Haggis è il primo nostro ospite ad avere vinto l’Oscar. E’ un segnale molto forte, che ci apre ad altri arrivi per le prossime edizioni. La cosa che però più mi ha fatto piacere è che abbia trovato l’ispirazione per scrivere una storia a Perugia.
Il Festival conferma dunque di avere la capacità non solo di attrarre produzioni, ma di fare in modo che nascano dei veri e propri progetti.
Da quanto è emerso dai nostri ospiti sia Enrico Vanzina, Federica Cappelletti, Marco Bocci che Madalina stessa sono seriamente intenzionati a sviluppare nuovi progetti. Se ciò accadesse, sarebbe un qualcosa di significativo. Per quanto questa edizione sia stata già straordinaria.
Quali sono gli ingredienti per lei della riuscita?
In primis la tenacia e la voglia di ripartire. Diciamo che durante i lunghi mesi passati è sempre stata nella mia testa viva l’immagine della sala dei Notari di nuovo con il pubblico e con ospiti di rilievo. Volevo tornare alla “normalità” e ci siamo riusciti. Grande merito ha avuto la madrina che ha sposato la causa del Festival, facendosi trasportare in un mondo per lei quasi fiabesco. Il fatto che sia lei che Paul Haggis che conoscono il mondo, siano rimasti abbagliati dalle nostre bellezze, ci deve fare capire che diamo per scontate diverse cose, che potrebbero essere maggiormente valorizzate. In ultimo devo riconoscere che Perugia a luglio ha una luce che la rende più magica.
Pensa di riproporre la manifestazione in questo periodo?
Storicamente era a inizi maggio, poi le ultime edizioni a novembre del 2020 e questa di luglio sono conseguenza del Covid. Pensavo per l’ottava edizione tra fine maggio e inizi giugno.
Ci può dare anticipazioni della prossima edizione?
Sono solito non dare anticipazioni. Dico solo che la strada è tracciata e bisogna tenere alta l’asticella e consolidarci a livello internazionale. Il cinema ha un linguaggio universale e il Festival si deve adattare. Tuttavia, l’atmosfera hollywoodiana ho notato che ben si adatta al nostro territorio e da qui dobbiamo ripartire per guardare avanti e continuare a fare un Festival da sogno.
Ettore Bertolini - Agenzia Stampa Italia