(ASI) Roma – Su impulso di un gruppo di organizzazioni impegnate nell’ambito del diritto alla salute, nasce il “Manifesto per il rafforzamento del personale sanitario”, per monitorare l’applicazione in Italia del Codice di Condotta sul Reclutamento Internazionale di Personale Sanitario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) approvato nel maggio 2010.
In Italia non ci sono operatori sanitari in numero sufficiente per far fronte all’invecchiamento della popolazione, al prossimo pensionamento di molti professionisti e ai mutati modelli di cura. Del resto la carenza di personale sanitario è globale e si manifesta in forme drammatiche in molti paesi del Sud del mondo. Il reclutamento unilaterale di operatori sanitari qualificati all’estero, praticato da molti paesi europei, Italia compresa, non può essere una soluzione senza una politica cooperativa comune. In Italia il dato sul personale infermieristico è emblematico della misura del problema: mancano ad oggi 71.000 infermieri e, a fronte di questa carenza, i posti per la formazione in questo ambito non solo non sono aumentati, ma sono anzi diminuiti. Per contro, il numero degli infermieri stranieri attivi in Italia è aumentato di quasi 15 volte tra il 2002 e il 2010, arrivando a rappresentare oltre il 10% del totale.
Il Codice di Condotta sul Reclutamento Internazionale di Personale Sanitario dell’OMS mira ad evitare che la concorrenza internazionale in materia di “attrazione di personale sanitario” si faccia a spese dei paesi a risorse più scarse. Nel maggio 2012 l’OMS inizierà il monitoraggio dell’applicazione del Codice di Condotta da parte dei paesi firmatari. Aderendo al Codice, l’Italia ha assunto un impegno che coinvolge non solo il Governo, ma anche il sistema sanitario, le Regioni, gli ordini delle professioni sanitarie, i datori di lavoro, le agenzie per il lavoro, i soggetti di cooperazione internazionale e la società civile.
Il “Manifesto per il rafforzamento del personale sanitario”, che nasce alla vigilia della Giornata Mondiale della Salute, ha l’obiettivo di sostenere il monitoraggio dell’applicazione del Codice e di promuovere a livello nazionale il dibattito ad esso collegato. L’auspicio è che da un lato l’Italia investa maggiori risorse nella formazione di un numero sufficiente di operatori, per rispondere in modo autonomo ai propri bisogni di personale sanitario senza ricorrere al reclutamento attivo di operatori nei paesi che già ne hanno una grave scarsità; dall’altro che siano garantiti i diritti del personale sanitario straniero attivo in Italia e nello stesso tempo rafforzati i sistemi sanitari di origine attraverso interventi di cooperazione internazionale. Solo così si potrà realizzare il diritto alla salute per tutti in Italia e all’estero.
Il settore sanitario in Italia si confronta con la necessità crescente di operatori qualificati. Il fabbisogno di formazione di operatori sanitari in Italia è dell’ordine di circa 35.000 nuovi professionisti l’anno, ma il sistema formativo al momento non è in grado di rispondere autonomamente, soprattutto nel caso degli infermieri. La conseguente scarsità di operatori può compromettere l’erogazione di servizi sanitari adeguati alla popolazione.
Tale situazione non è però peculiare solo dell’Italia: la carenza di personale sanitario è un fenomeno globale, che si manifesta in forme drammatiche in molti Paesi, ricchi e poveri. Di conseguenza, il reclutamento di operatori sanitari qualificati all’estero, in particolare dal cosiddetto Sud del mondo, praticato da molti Paesi europei inclusa l’Italia, non può essere una soluzione. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha d’altronde riconosciuto l’importanza e la gravità della situazione, adottando nel maggio 2010 unCodice di condotta sul reclutamento internazionale di personale sanitario. Aderendo al Codice di condotta dell’OMS, anche l’Italia dal 2010 ha assunto una serie di impegniche coinvolgono non solo il Governo, ma anche il Sistema sanitario, le Regioni, gli ordini delle professioni sanitarie, i datori di lavoro, le agenzie per il lavoro, i soggetti di cooperazione internazionale e la società civile. Si guarda con interesse all’appuntamento di monitoraggio di maggio 2012, quando l’Italia sarà chiamata a rendere conto all’OMS circa l’applicazione del Codice di condotta sul territorio nazionale
Il Manifesto per il rafforzamento del personale sanitario, è promosso da un gruppo di organizzazioni (primi firmatari) attive sul territorio italiano nell’ambito della cooperazione sanitaria, della sanità pubblica e delle migrazioni internazionali.
African Medical and Research Foundation – AMREF AMREF, African Medical and Research Foundation, è un’organizzazione sanitaria no profit, attiva in Africa orientale. Nata a Nairobi nel 1957, oggi impiega in Africa oltre 800 persone, per il 97 per cento africani, e gestisce ampi programmi di sviluppo sanitario in Etiopia, Kenya, Sudafrica, Sudan, Tanzania e Uganda, con il coinvolgimento attivo delle comunità, del personale e dei sistemi sanitari locali. AMREF mira ad accrescere le capacità delle strutture e del personale sanitario di comunità, e a rafforzare i legami tra la comunità e i sistemi sanitari formali. L’impegno di AMREF nel campo della prevenzione, dell’educazione alla salute e della formazione di personale sanitario locale mira sempre a generare benefici permanenti attraverso modelli replicabili e ad accrescere la consapevolezza del diritto alla salute. www.amref.it
Associazione Medici di origine Straniera in Italia – AMSI L’associazione AMSI, senza scopo di lucro, prevede: 1) la tutela dei soci iscritti, aiutandoli nell’inserimento in campo lavorativo, nonché a collaborare con enti ed istituti pubblici e privati, italiani e stranieri, per lo sviluppo della scienza medica e della salute dei cittadini stranieri e italiani; 2) l’addestramento della pratica medica chirurgica; 3) la promozione dell’aggiornamento professionale tramite congressi, convegni, ecc; 4) l’instaurazione di collaborazioni scientifico sanitarie tra l’Italia e i Paesi d’origine dei soci; 5) la divulgazione dell’attività svolta tramite mezzi di stampa e periodico dell’associazione nel rispetto della vigente normativa; 6) la costituzione e il coordinamento di altre associazioni tra medici stranieri in altre città italiane; 7) il patrocinio presso gli enti competenti per il riconoscimento dei titoli di studio esteri e l’iscrizione all’ordine dei medici per i nuovi laureati. Il presidente dell’AMSI è membro del comitato scientifico del dipartimento della salute della lega degli stati arabi in Egitto, membro della Conferenza degli Ordini dei medici euro-mediterranei e collaboratore FNOMCeO. http://www.amsimed.it/
Centro Studi di Politica Internazionale – CeSPI Il CeSPI, Centro Studi di Politica Internazionale, è un’associazione indipendente e senza fini di lucro fondata nel 1985, che realizza studi e ricerche policy-oriented. Il Centro svolge attività di ricerca, consulenza, formazione e divulgazione su alcuni temi centrali delle relazioni internazionali. Più in dettaglio, il CeSPI punta fortemente su cinque Assi di ricerca consolidati: 1) cooperazione internazionale, finanza per lo sviluppo, sicurezza e pace: analisi e valutazione d’impatto; 2) cooperazione decentrata, cooperazione transfrontaliera, sviluppo territoriale; 3) mobilità umana, transnazionalismo e co-sviluppo; 4) Europa aperta: allargamenti, prossimità, proiezione globale; 5) l’Italia nel mondo: ruolo internazionale, politica economica estera. http://www.cespi.it/home.html
Federazione Nazionale Collegi Infermieri – IPASVI La Federazione Nazionale Collegi Infermieri IPASVI è un ente di diritto pubblico non economico. Lo Stato delega alla Federazione IPASVI la funzione, a livello nazionale, di tutela e rappresentanza della professione infermieristica nell’interesse degli iscritti e dei cittadini fruitori delle competenze che l’appartenenza a un Ordine di per sé certifica. L’organo di vigilanza della Federazione dei Collegi è il Ministero della salute. http://www.ipasvi.it/
Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri – FNOMCeO La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri è l’Ente di diritto pubblico – ausiliario dello Stato – che riunisce e coordina gli Ordini dei Medici provinciali. Tutti i medici e gli odontoiatri, per esercitare la professione, devono essere iscritti ai rispettivi Albi. Compito degli Ordini, oltre alla tenuta di tali Albi, è la difesa della professione – esercitata anche tramite la stesura del Codice Deontologico, che ne fissa i principi cardine, e l’attuazione di procedimenti disciplinari verso i professionisti che lo infrangano – e la tutela della Salute pubblica in generale. http://portale.fnomceo.it/PortaleFnomceo/home.2puntOT
Osservatorio Italiano sulla Salute Globale – OISG L’Osservatorio Italiano sulla Salute Globale (OISG) è una associazione nata dieci anni fa da un gruppo composito di esperti sui diversi temi della salute con l’obiettivo di promuovere il diritto alla salute a livello globale e più in particolare nel dibattito nazionale attraverso lo studio e l’osservazione di problematiche assai rilevanti a spiegare le implicazioni della realizzazione di suddetto diritto, ovvero delle sue violazioni. A tale scopo, l’OISG si propone di fornire alle istituzioni, agli enti coinvolti nelle politiche sanitarie sul territorio, alle organizzazioni della società civile, alla stampa e a tutti gli altri soggetti interessati gli strumenti di analisi, alcune chiavi di valutazione e proposte per la definizione di strategie e azioni appropriate. Una delle azioni principali dell’OISG a questo riguardo è la periodica pubblicazione di rapporti sulla salute globale. http://saluteglobale.it/
Società Italiana di Medicina delle Migrazioni – SIMM La Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM) è stata istituita nel 1990 sotto la spinta di gruppi e organizzazioni che in varie parti d’Italia si occupavano di garantire il diritto all’assistenza sanitaria a immigrati presenti sul territorio nazionale. Oggi la SIMM può essere considerata un policy network nazionale di scambio di esperienze, dati, evidenze scientifiche e considerazioni di politica sanitaria anche locale. Questi gli obiettivi statutari della Società: 1) promuovere, collegare e coordinare attività socio-sanitarie in favore di individui, gruppi e comunità con esperienza o storia di migrazione; 2) promuovere e favorire attività di studio e ricerche nel campo della salute dei migranti, rifugiati e rom, e dell’approccio transculturale alla salute; 3) costituire un forum per lo scambio, a livello nazionale e internazionale, di informazioni e metodologie di approccio alla persona immigrata; 4) patrocinare e gestire attività formative nel campo della tutela e della promozione della salute dei migranti; 5) promuovere l’impegno civile e costruire collaborazioni per garantire l’accessibilità e la fruibilità del diritto alla salute e all’assistenza sanitaria senza esclusioni; 6) sostenere iniziative e percorsi volti a favorire i processi di integrazione e di inclusione sociale.
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