FACOLTA’ DI GIURISPRUDENZA
DOMANI SIT-IN DI PROTESTA DAVANTI AL CINEMA KING
Gli studenti: «Siamo stanchi di fare lezione nei cinema, vogliamo servizi adeguati alle tasse che paghiamo»
(ASI) Lettera in redazione . CATANIA- È previsto per domani mattina alle 9,00 davanti al cinema King il sit-in, organizzato dall’associazione studentesca Azione Universtiaria-Alleanza Universitaria per protestare contro l’ennesimo cambiamento dei locali adibiti allo svolgimento delle lezioni del 1° anno della facoltà di giurisprudenza.
Proprio in questi giorni è stata infatti approvata la mozione che prevede che le lezioni delle matricole si svolgano al cinema King. Ennesimo cambiamento provvisorio, in attesa che vengano finalmente sbloccati locali più consoni allo svolgimento di lezioni universitarie, vista la carenza di aule nella sede centrale di Villa Cerami. Per gli studenti di giurisprudenza si tratta della classica goccia che ha fatto traboccare il vaso decidendo, per l’occasione, di procedere ad una raccolta di firme contro quella che considerano una ulteriore “presa in giro” da parte degli organi competenti.
Il sit-in sarà anche l’occasione per la distribuzione di volantini contro la proposta da parte del Presidente del Consiglio Monti di abolire il valore legale del voto di laurea.
Una situazione che crea disagio agli studenti, rappresentati dal consigliere di facoltà Paolo Kory: «Dopo numerose lamentele sull'inidoneità delle strutture per gli studenti del primo anno, e dopo le continue promesse mai mantenute sull'apertura delle sedi, abbiamo deciso di far sentire ancora una volta la nostra voce schierandoci apertamente, come sempre, dalla parte degli studenti e chiedendo chiarezza sul continuo aumento delle tasse universitarie e il quasi azzeramento dei servizi».
Concorda con questo stato d’animo anche Federico Nicolosi, coordinatore di nucleo Alleanza Universitaria-Azione Universitaria: «Non possiamo più accettare questa situazione di precariato per i locali adibiti ad ospitare le lezioni dei primi anni di giurisprudenza. Abbiamo ritenuto necessario denunciare il continuo disinteresse degli organi di governo dell'Università verso gli studenti, come sempre vittime sacrificali degli interessi personali di terzi, promuovendo una raccolta firme a testimonianza di una situazione di inammissibile disagio».