TORSELLI, SCATARZI, DRAGHI: "OLTRE 800 PARTECIPANTI HANNO SFIDATO IL GELO PER ONORARE I MARTIRI DELLE FOIBE. IL FLOP DEL CONTRO-CORTEO DIMOSTRA CHE FIRENZE HA SCELTO DA CHE PARTE STARE"
ASSENZA FORZATA DELL'EX-MINISTRO MELONI CHE PERÒ NON VUOLE MANCARE L'APPUNTAMENTO FIORENTINO E RILANCIA UN SECONDO APPUNTAMENTO PER GIOVEDÌ PROSSIMO PRESSO LA SEDE DI VIA FRUSA
Questa la dichiarazione del Consigliere Comunale del PdL Francesco Torselli e dei Presidenti cittadino e provinciale della Giovane Italia, Marco Scatarzi ed Alessandro Draghi, organizzatori del corteo andato in scena oggi a Firenze:
"Oltre 800 persone hanno sfilato oggi a Firenze per onorare il ricordo dei martiri delle foibe, un numero ben al di sopra di ogni previsione viste le centinaia di defezioni arrivate un po' da tutt'Italia e da Firenze e Provincia, all'ultimo momento, a causa della ben nota ondata di maltempo.
Nonostante il clima gelido ed il problema neve che ha impedito a molti di raggiungere Firenze abbiamo voluto essere in piazza per rispondere a chi ci ha accusato di voler strumentalizzare la giornata del ricordo per fini politici. Se avessimo pensato solo ai numeri ed a fornire una prova di forza della destra identitaria (che comunque avremmo dato, vista la partecipazione) avremmo annullato l'evento appellandosi al maltempo. Ma il nostro intendimento è sempre stato un altro: ricordare i nostri fratelli infoibati ed i tanti italiani che furono costretti ad abbandonare le proprie terre natie per sfuggire alla violenza comunista dei partigiani titani supportati anche, è bene ricordarlo, da alcuni partigiani comunisti italiani.
Inoltre non potevamo accettare che le strade di Firenze si tingessero, in occasione della giornata del ricordo, solo del rosso delle bandiere dei contro-manifestanti, tra i quali figuravano anche sigle "quasi-istituzionali" come l'ANPI.
E la nostra perseveranza è stata premiata dalla presenza in piazza di tanti "normali" cittadini che hanno messo da parte l'appartenenza politica per sfilare in un corteo colorato solo, come avevamo detto e voluto, di bandiere tricolore. E la valenza della nostra iniziativa è stata avvalorata anche dalla presenza di molti esuli e figli di esuli istriano-dalmati che ringraziamo citando, una per tutti, la Signora Andreattini che ha preso la parola al termine della manifestazione.
Tra le assenze forzate anche quella dell'ex-Ministro Meloni, Presidente Nazionale della Giovane Italia, rimasta bloccata nella capitale. Ma la stessa On. Meloni ha fatto sapere di non voler mancare di celebrare la Giornata del Ricordo nell'unica città d'Italia dove questa ricorrenza genera ancora polemiche e contestazioni: per questo sarà presente Giovedì prossimo, 9 febbraio, presso il Punto PdL di Via Frusa a Firenze, sede di Casaggì e della Presidenza cittadina e Provinciale della Giovane Italia, movimento giovanile del Popolo della Libertà, per una serata in ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriano-dalmati e giuliani.
Ringraziamo anche i membri delle istituzioni che hanno sfidato il freddo ed hanno partecipato alla nostra iniziativa, a cominciare dal Senatore Totaro, dai Consiglieri Regionali Nascosti e Donzelli, ai consiglieri comunali Razzanelli, Alessandri e Cellai, ai consiglieri provinciali Massai e Franchi ed ai tanti consiglieri circoscrizionali e comunali eletti nei comuni della provincia e della regione. Un ringraziamento particolare al Sindaco di Pratovecchio, Anselmo Fratoni: vedere un sindaco sfilare al nostro fianco con la fascia tricolore è stata una gran bella emozione, chissà che in futuro questo corteo nono diventi davvero un appuntamento di tutta la città, aperto proprio dal Sindaco di Firenze.
Chi ha scelto di non partecipare a questa iniziativa, adducendo motivazioni politiche o prestandosi ad infantili 'tira e molla' su sigle e correnti, è stato smentito dai tanti tricolori e dalla totale assenza di simboli di partito che avrebbero potuto far pensare alla strumentalizzazione di questa importante ricorrenza. Senza voler porgere il fianco ad alcun tipo di polemica, ci duole rilevare a malincuore che costoro hanno compiuto un passo nella direzione opposta a quella della memoria condivisa. Per fortuna le assenze non hanno influito sulla riuscita del corteo".
Marco Petrelli
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