(ASI) "A gennaio il rincaro del cosiddetto carrello della spesa, ovvero i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (dal cibo ai carburanti), è del 4,2% su base annua, un rialzo ben superiore al tasso d'inflazione (3,2%)".
Questo quanto riportato in un comunicato dal Codacons, secondo il quale il dato di gennaio è, comunque, sottostimato, per non dire sballato. "Per l'Istat, infatti, il prezzo della benzina è aumentato a gennaio appena del 4,9% sul mese precedente, mentre il gasolio per mezzi di trasporto segna un rialzo congiunturale del 4,7%. Dati errati, dovuti al fatto che l'Istat, pur rilevando i prezzi dei carburanti 2 volte al mese, lo ha fatto il primo ed il decimo giorno di gennaio. Peccato che i prezzi abbiano proseguito la loro corsa per tutto il mese, fino al 31, raggiungendo il record di 1,770 euro al litro per la verde con servizio e 1,720 €/l per il diesel con servizio, contro un dato che al 10 gennaio era ancora ad 1,747 per la benzina e 1,705 per il diesel. Inevitabile sottostimare l'aumento.Resta il fatto che i prezzi del carrello della spesa, nonostante questa sottovalutazione, continuino imperterriti a salire nonostante sia del tutto evidente il crollo della domanda, dei consumi, del Pil. Per questo il Governo Monti deve assolutamente liberalizzare il settore del commercio, perchè in Italia valga finalmente, come nel resto del mondo, la legge della domanda e dell'offerta. Il Codacons chiede, quindi, il ripristino dei saldi liberi, eliminati per le pressioni lobbistiche di partiti e commercianti, le vendite promozionali libere, le vendite sottocosto libere (oggi si possono fare solo 3 volte all'anno e per non più di 50 prodotti), la vendita diretta agricoltore-consumatore, per accorciare la filiera, l'esposizione del doppio prezzo (quello di vendita al pubblico e quello che il commerciante paga al grossista con la relativa percentuale di aumento). Altrimenti le famiglie, già ridotte sul lastrico dalle manovre di risanamento che hanno fatto pagare a loro i guadagni degli speculatori finanziari, faranno definitivamente bancarotta".