(ASI) Il prossimo anno il servizio sanitario nazionale riceverà solo il 6,2% di pil, meno di quanto accadeva vent'anni fa. Un passo indietro incredibile e intollerabile. Per questo e per altre ragioni scendono in campo i più importanti scienziati italiani con un appello in difesa della sanità pubblica.
Tra definanziamenti, la necessità di innovazioni tecnologiche e le desolanti involuzioni demografiche, il sistema rimane un'eccellenza ma rischia di sgretolarsi irrimediabilmente nel prossimo futuro. Come affrontare le disuguaglianze economiche e organizzative? Come equilibrare la privatizzazione dei servizi e delle prestazioni? Che modello di welfare, soprattutto, abbiamo in mente? Ospiti di Pietro Del Soldà Paolo Vineis, che insegna Epidemiologia Ambientale all'Imperial College di Londra ed è membro del Consiglio Superiore di Sanità, tra i suoi libri recenti "Il capitale biologico. Le conseguenze sulla salute delle diseguaglianze sociali" (con Luca Carra, Codice edizioni 2022), tra i firmatari della lettera appello; Pierino Di Silverio, presidente nazionale di Anaao Assomed (Associazione dei medici dirigenti ospedalieri), Alessandra Servidori, fino al 2022 ha fatto parte del Consiglio di indirizzo di Palazzo Chigi per le politiche economiche, già Consigliera Nazionale di Parità. Docente universitaria, dirigente sindacale, è stata tra i più vicini collaboratori del Professor Biagi. È autrice di diverse pubblicazioni e tra le massime esperte in Italia di politiche del lavoro e di welfare, Nino Cartabellotta, presidente della fondazione GIMBE.
Foad Aodi - Agenzia Stampa Italia