(ASI) La popolazione immigrata incide poco in termini di consumo di risorse economiche: infatti, nonostante gli immigrati regolari nel 2011 abbiano rappresentato il 7,5% della popolazione italiana, la loro spesa farmaceutica è stata pari al 2,6% del totale.
È uno dei dati emersi durante il convegno “Prescrizione farmaceutica nella popolazione immigrata” (pdf 87 kb) che si è svolto a Roma il 4 marzo 2012 per presentare il libro “Farmaci e immigrati. Rapporto sulla prescrizione farmaceutica in un paese multietnico” (pdf 1,8 Mb) realizzato grazie alla collaborazione tra la Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle Aziende sanitarie (Sifo), il Cineaca, l’Istituto superiore di sanità (Iss), la Società italiana di medicina delle migrazioni (Simm) e il Consorzio Mario Negri sud (Cmns).
Gli interventi che si sono susseguiti nel corso della giornata hanno messo in luce l’originalità e l’importanza dei dati ricordando tuttavia la necessità di considerare il lavoro svolto come una base su cui intervenire per ottenere una copertura dell’intera popolazione immigrata in Italia. Infatti, i dati analizzati si riferiscono ai cittadini presenti nelle anagrafi sanitarie al 31 dicembre 2011, residenti nelle Asl della Regione Umbria e in quelle afferenti all’Osservatorio Arno-Cineca.
Foad Aodi - Agenzia Stampa Italia