(ASI) Napoli - Nonostante il preannunciato maltempo Napoli è tornata sold out anche durante post del 2 giugno nel quale era compresa la grande festa scudetto di fine campionato. I dati di Confesercenti parlavano di di circa 165mila persone dirette a Napoli dei 246mila previsti in tutta la regione.
I dati reale hanno superato di gran lunga le 170mila presenze solo in città con un giro d’affari di 45 milioni di euro tra incassi del settore ricettivo, della ristorazione, del commercio e di tutti gli altri servizi del comparto del turismo. “Anche festeggiare uno scudetto rientra nella cultura di un popolo - esordisce Gianni Lepre, economista e consigliere del Ministro della Cultura - e una buona fetta di turismo nostrano ed anche straniero, sono arrivati in città proprio per assistere alla grande festa di colori, sapori ed emozioni che solo la Napoli del tifo riesce a dare”. Il prof. Lepre che tra l’altro è presidente della Commissione Economia della Cultura dell’Ordine nazionale dei Dottori Commercialisti, nonché presidente della Commissione Reti e Distretti Produttivi di ODCEC Napoli ha poi continuato: “Come già il periodo pasquale, anche questo ponte del 2 giugno è stata una prova generale di quello che potrà essere la stagione estive, per la quale gli esperti già parlano di un pienone senza paragoni fino ad autunno inoltrato”. Lepre ha poi concluso: “A noi non spaventano i numeri, bensì la disorganizzazione e i disservizi che sono la peggiore delle mortificazioni per una città come Napoli. Le criticità sempre le stesse, trasporti, sicurezza ed in alcuni ambiti anche la stessa offerta turistica che proprio non riesce a garantire tutto quello che è il patrimonio reale sotto il cielo di Napoli. La festa scudetto ci ha insegnato una cosa fondamentale, il grande interesse al folklore locale da parte di chi viene da lontano. Allora plusvalore di questa offerta turistica potrà essere un’immersione totale negli usi e costumi napoletani con percorsi mirati alla scoperta di quella Napoli dai mille colori che incanta il mondo”.