(ASI) Nel Lazio non è ancora possibile effettuare la circoncisione rituale gratuita per i neonati. E così le famiglie in difficoltà economica, che non hanno migliaia di euro per rivolgersi a cliniche private specializzate, si affidano a santoni che la praticano in casa per venti euro. Con conseguenze spesso gravi per la salute del bambino, quando non mortali, come nel caso del neonato di venti giorni deceduto a Roma.
Sono circa 8.500 le circoncisioni che ogni anno vengono eseguite in Italia, Lazio in testa, seguito da Lombardia, Veneto, Piemonte, Campania e Sicilia. Il 40% di queste operazioni viene però eseguito clandestinamente, con una percentuale di complicazioni sui bambini del 15%, che in età adulta potrebbero avere problemi dal punto di vista fisico, psicologico e sessuale. A dirlo è una statistica elaborata dall'Amsi, l'Associazione medici di origine straniera in Italia.
Il motivo? Principalmente il costo: perché se in una clinica privata l'intervento di circoncisione effettuato da un medico costa dai 3mila ai 5mila euro, rivolgersi a un ‘santone' è molto più economico. Si parla di interventi ‘fai da te' il cui prezzo va dai venti ai cinquanta euro. E se le famiglie benestanti possono permettersi di affidare il proprio neonato a un medico privato per una circoncisione rituale nei primi giorni di vita, non è lo stesso per quelle in difficoltà economica.
Nel Lazio mai partite le circoncisioni rituali gratuite
A dicembre la Regione Lazio aveva annunciato che le circoncisioni rituali sarebbero state eseguite anche negli ospedali pubblici dietro il pagamento di un ticket. Una decisione presa proprio per contrastare le operazioni illegali e andare incontro alle famiglie, soprattutto quelle di fede ebraica e musulmana. In realtà il progetto, che doveva essere realizzato al San Camillo e al Policlinico Umberto I, non è mai partito.
I tempi ospedalieri difficilmente combaciano con quelli della politica: e se l'annuncio da parte della Regione Lazio, all'epoca guidata da Nicola Zingaretti, è stato fatto, non lo è invece il percorso. Uno dei motivi principali, è la ritrosia tra i medici nel fare l'anestesia a un neonato di pochi giorni per motivi che non siano strettamente di salute. Fino a che non saranno risolti questi nodi, nel Lazio la circoncisione gratuita sarà un miraggio.
Foad Aodi - Agenzia Stampa Italia