"È trascorso un altro anno da quel tragico evento che ha lasciato attonito il Paese intero. Di certo il tempo non ha attenuato il dolore di chi ha perduto i propri affetti tra le 43 persone che oggi non ci sono più, così come non ha scalfito il sentimento di tristezza, solidarietà e vicinanza che, fin dal primo momento, ha provato l'intera comunità nazionale, sentimento che desidero esprimere, ancora una volta, a nome del Governo e mio personale" ha sottolineato il Ministro nel suo intervento nella Radura della Memoria, alla presenza delle autorità religiose, civili e militari, dei parenti delle vittime e di numerosi cittadini. Il Ministro ha quindi rivolto un pensiero di gratitudine a tutti coloro che hanno prestato soccorso e a chi è stato impegno nelle fasi di ricostruzione del nuovo Ponte "realizzando una innovativa infrastruttura indispensabile per la mobilità di questa città urbana, della regione e dell'intero Paese".
"La scelta del Governo, e del nostro Ministero in particolare – ha aggiunto - di costituirsi parte civile nei confronti degli amministratori privati e pubblici, compresi quelli che all'epoca operavano all'interno del Ministero stesso, rende evidente la volontà delle istituzioni di fare piena luce sui fatti e perseguire i responsabili, confermando al tempo stesso la vicinanza dello Stato ai familiari delle vittime". Il Ministro ha poi auspicato che "il processo venga a concluso in tempi rapidi, secondo le procedure previste dall'ordinamento giuridico, senza interruzioni o ritardi".
Il crollo del Ponte Morandi ha indotto il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili a "intraprendere un cambiamento importante nella sua azione, facendo della sicurezza delle infrastrutture non un obiettivo astratto e generico, ma una scelta concreta". Una scelta, ha spiegato il Ministro Giovannini, che ha portato a potenziare la vigilanza sugli interventi di manutenzione, necessari per assicurare la solidità delle infrastrutture stradali, ferroviarie e , idriche, portuali, a definire ulteriori linee guida stringenti per la realizzazione di opere pubbliche sicure e sostenibili, a rafforzare i controlli sui concessionari, a potenziare i corpi ispettivi per assicurare una loro presenza continua e qualificata sui territori, ad aumentare le risorse pubbliche dedicate alle attività di monitoraggio e verifica delle condizioni delle infrastrutture e alla manutenzione delle strade secondarie, per troppi anni trascurata.
Anche l'accento alla sostenibilità, inserito nella nuova denominazione del Ministero, segna discontinuità con il passato, sottolineando i rischi derivanti dalla crisi climatica, la direzione della decarbonizzazione verso cui deve tendere la mobilità, l'esigenza di ridurre drasticamente gli incidenti, lo sviluppo della portualità e dell'intermodalità, la costruzione di infrastrutture sostenibili e resilienti.
"In questa nuova prospettiva, a Genova sono state assegnate risorse senza precedenti, non come semplice compensazione per la tragedia subita, ma – ha concluso il Ministro Giovannini -– come contributo ad una nuova fase di sviluppo economico e sociale della Città, del quale il Memoriale per le vittime del crollo del Ponte Morandi deve far parte a pieno titolo. Per questo, confermo il massimo impegno del Governo a lavorare insieme all'amministrazione comunale per consentire nei prossimi mesi l'avvio dei lavori necessari per realizzare un luogo simbolo per la Città e per il Paese, dove poter ricordare e riflettere, per poi, come ha scritto Calvino, diventare diversi".
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