Al presidente della Fifa Blatter, secondo il quale in un paese come l’Inghilterra non sarebbe accaduto quello che si è visto martedì sera a Genova per Italia-Serbia, il presidente della Figc Abete risponde con toni fermi e decisi: “Da Blatter – queste le parole di Abete - ci attendevamo prima una riflessione sulla qualità della persona che ha diretto una partita dell'Italia al mondiale 2002 (l'arbitro ecuadoriano Byron Moreno, ndr). Sarebbe stato più opportuno, visto che ha determinato un trauma non leggero. L'opinione pubblica e la federazione avrebbero gradito una riflessione sulle qualità morali di quell'arbitro”. Di Italia-Serbia si parla ancora. Il presidente della Figc, che non ha assistito agli incidenti poiché era in Bielorussia per la gara dell’Under 21, prende posizione sui fatti di Genova: “E’ stata una giornata molto triste. Nell'anno del centenario della Nazionale è accaduta per la prima volta una situazione che nessuno avrebbe voluto vedere. Faccio i complimenti al pubblico di Genova, che si è mostrato all'altezza della situazione. A livello federale è in atto un approfondimento su un doppio binario: quello dei rapporti fra i due governi e quello afferente l'aria sportiva. Con grande serenità abbiamo inviato alla Uefa il video di ciò che è successo, la Confederazione del calcio europeo potrà chiedere poi alle due federazioni una relazione che, assieme al referto dell'arbitro e del delegato Uefa, sarà alla base della decisione che dovrà prendere la Commissione Disciplinare. Seguiremo l'iter con molta attenzione, non c'è particolare fretta perchè non ci sono prossimi impegni, il più vicino è l'amichevole di novembre con la Romania”.
E’ sereno il presidente Abete, convinto che non ci siano particolari responsabilità da attribuire alla Federcalcio, per la scelta dello stadio e per la distribuzione dei biglietti. “La Figc ritiene di aver svolto in pieno il suo dovere. Al Ferraris si erano già giocate partite di Champions ed Europa League, è uno stadio dove giocano due squadre di livello come Genoa e Sampdoria e prima di martedì sera il problema era la rizollatura del terreno, non la sicurezza”.
Interpellato sull’eliminazione dell’Under 21 dall’Europeo e il mancato appuntamento con le Olimpiadi, Abete ha sottolineato: “E’ un grandissimo peccato e c’è una grandissima amarezza, ma non bisogna cercare sempre un responsabile, un capro espiatorio. Ci vuole un lavoro in profondità. Nei prossimi giorni con tranquillità faremo un progetto per il futuro. Non risolviamo il problema pensando che ci sia un unico responsabile”.