(ASI) Il Po si è gonfiato di oltre tre metri nelle ultime 24 ore e supera la soglia di criticità con un livello di oltre 4 metri per effetto delle condizioni climatiche straordinarie con l'onda di piena che si propaga lungo l’asta fluviale.
E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti nella mattina del 24 novembre al Ponte della Becca dal quale si evidenzia che la situazione del principale fiume italiano è indicati dello stato di sofferenza in cui si trovano molti corsi d’acqua con esondazioni ed allagamenti dalla Liguria al Piemonte fino all’Emilia e al Veneto. Ortaggi distrutti, foraggi per l’alimentazione degli animali perduti, vigneti e frutteti devastati, serre “inagibili” e danni alle strutture ma anche trattori e macchine agricole nel fango sono gli effetti dell’ultima ondata di maltempo che ha fatto salire ad oltre 100 milioni di euro il primo bilancio dei danni di un pazzo autunno nelle campagne dove a preoccupare ora è anche l’impossibilita di seminare nei terreni allagati. Nei terreni finiti sottacqua la pioggia senza tregua – spiega Coldiretti – sta compromettendo le tradizionali semine autunnali come quelle del grano , con il 50% in media delle operazioni in media ancora da completare. Gli agricoltori non riescono neppure a entrare nei campi per effettuare le necessarie operazioni colturali mentre, dove si è già seminato, i germogli e le piantine rischiano di soffocare per la troppa acqua. Se il maltempo dovesse proseguire ancora a lungo – conclude la Coldiretti – sarebbe impossibile completare le semine, con il conseguente azzeramento di buona parte dei raccolti.