(ASI) Terni. È stato condotto con successo, a Terni, un innovativo intervento chirurgico per il tumore allo stomaco basato sul concetto di “chirurgia di navigazione – navigation surgery”. Questa procedura è stata realizzata sulla guida di immagini prodotte da una telecamera robotica a mezzo della diffusione di un particolare tracciante fluorescente capace di evidenziare i linfonodi, possibili vie di diffusione tumorale.
In Italia si stimano circa 14.500 nuovi casi di carcinoma gastrico all’anno e circa 10.000 decessi / anno. Esiste una notevole variazione geografica in incidenza. L’Umbria è fra le aree a più alta incidenza con 26 casi su 100.000 abitanti negli uomini e 13 casi su 100.000 nelle donne. La sopravvivenza a cinque anni (35% globale) è notevolmente influenzata dalla precocità o meno della diagnosi.
Gli interventi oncologici sullo stomaco per essere considerati radicali necessitano della rimozione contestuale di strutture dette “linfonodi”. Queste formano una specie di rete attraverso dei canali che li collegano, avvolgono gli organi e decorrono lungo i vasi del sangue. Sono responsabili del drenaggio di liquidi, ma rappresentano anche, purtroppo, una via di diffusione di cellule maligne da aree tumorali.
Gli interventi oncologici devono quindi garantire non solo l’asportazione di tutto o parte dell’organo coinvolto dal tumore, ma anche una completa rimozione di queste “stazioni linfonodali”, secondo schemi prestabiliti da linee guida internazionali.
Da un punto di vista tecnico, la dissezione lungo i tessuti che circondano gli organi non è però così scontata perché avviene secondo dei piani anatomici e reperi che sono sedi presunte di presenza dei linfonodi, per lo più solo intuibili alla normale visione umana. Infatti, i risultati di questa fase dell’intervento chiamata “linfoadenectomia” sono noti solo al momento dell’analisi istologica definitiva.
La procedura realizzata è stata quindi rivoluzionaria e apre il fronte ad una nuova era chirurgica. Il protocollo sperimentale adottato comprende l’esecuzione, il giorno prima dell’intervento, di una gastroscopia con iniezione intorno al tumore di un colorante speciale, il verde di indocianina, il quale stimolato da specifiche lunghezze d’onda (vicino infrarosso) della luce emette una visione fluorescente. In questo modo abbiamo dato il tempo al colorante di diffondersi lungo il sistema linfatico e a distanza di circa 24 ore abbiamo effettuato l’intervento chirurgico. Quest’ultimo è stato realizzato per via mininvasiva attraverso quattro piccole incisioni da 8mm, mediante il sistema robotico Da Vinci. Il sistema robotico che abbiamo in dotazione ha una telecamera in grado di passare dalla normale visione alla visione a fluorescenza. Questo vuol dire che rende visualizzabili immagini nello spettro del vicino infrarosso, normalmente non visibili all’occhio umano.
Questa integrazione di immagini ci ha permesso di individuare la rete del sistema di drenaggio dall’area tumorale e le stazioni linfonodali con una precisione straordinaria. L’intervento si è quindi svolto sulla guida del tracciante fluorescente andando a rimuovere tutte le aree in cui risultava la sua diffusione. Nel corso della procedura sono state evidenziate anche aree che non sarebbero altrimenti state individuate nel corso di una normale dissezione chirurgica.
A tutto ciò si aggiunge la possibilità del sistema robotico di realizzare un intervento con strumentario microchirurgico aggiungendo alla radicalità di questa procedura una rapida ripresa post-operatoria del paziente.
L’azienda ospedaliera di Terni investe e crede da sempre nell’alta tecnologia chirurgica e da subito ha sostenuto lo sviluppo di questo protocollo di ricerca. Questa ricerca sperimentale ha ottenuto l’approvazione del comitato etico regionale, degli organi regolatori competenti, ed è stata proposta da subito a istituzioni locali che di solito si occupano della promozione della città, anche nell’ambito della ricerca scientifica e tecnologica, purtroppo senza riceverne l’attenzione e il supporto aspettato.
Nonostante questo, grazie all’impegno dell’azienda ospedaliera, oggi siamo in grado di offrire una procedura chirurgica unica, ad alta tecnologia e che al momento può essere effettuata solo a Terni e all’interno di uno specifico protocollo. Pochissimi altri centri al mondo hanno sviluppato ricerche in questo ambito.
Il progetto è sviluppato con il coinvolgimento e la collaborazione dei due maggiori centri oncologici cinesi, il Peking University & Cancer Center di Pechino e la Fujian University. Due ricercatori saranno quindi presenti a Terni coinvolti in questo studio per la durata di un anno.
Nei prossimi giorni (8-11 maggio 2019) si svolgerà a Praga il 13° International Gastric Cancer Congress, il meeting mondiale di esperti sul cancro gastrico a cadenza biennale, al quale sarà presentata questa procedura sperimentale e le tecniche utilizzate.