Durante l’Italian eGaming Market 2011 del 16 giugno svoltosi a Roma, Superscommesse ha sentito per voi una delle figure di spicco della giornata.
Gastaldi (BetClic): il calcioscommesse non scoraggerà gli scommettitori
Mario Gastaldi, Italy Country Director di BetClic auspica " velocità di reazione delle autorità nel bloccare questi fenomeni", e il recente scandalo del calcioscommesse non scoraggerà gli scommettitori italiani.
Roma, 22 Giugno 2011 – Durante l’Italian eGaming Market 2011 del 16 giugno svoltosi a Roma, Superscommesse ha sentito per voi una delle figure di spicco della giornata: Mario Gastaldi, Italy Country Director di BetClic, società protagonista nel mercato italiano delle scommesse e del poker online, ed attuale main sponsor della Juventus.
Dottor Gastaldi è tornato in Italia lo scandalo del calcioscommesse. È scomodo in questo momento essere lo sponsor di una squadra di calcio?
Non credo io sia la persona più adatta a parlare di questo. Credo sia una situazione che non porti a danneggiare l’eGaming in senso generale, in quanto è ormai un settore molto ampio e consolidato. E comunque purtroppo si sa che i tentativi di combine ci sono sempre stati, e probabilmente ci saranno sempre.
Quello che importa è una velocità di reazione delle autorità nel bloccare questi fenomeni. Anche se le scommesse sono così numerose che io non credo che situazioni come queste siano di scoraggiamento per i nostri utenti.
BetClic ha scelto in Italia il calcio come uno degli strumenti principali per farsi conoscere al grande pubblico. Quali saranno i vostri prossimi investimenti nel mondo del pallone?
BetClic non è nuova a questo tipo di investimenti, che sono molto importanti dal punto di vista economico, ma danno anche importanti risultati. Per quanto riguarda l’attività di sponsorizzazione in Italia entriamo ora in un momento di valutazione, considerando che il prossimo anno saremo ancora sponsor della Juventus, e poi con loro inizieremo a parlare delle attività future.
BetClic ha due squadre in Francia, il Marsiglia e il Lione, e questa non è una parola conclusiva alla nostra attività di sponsorizzazione internazionale nel calcio, che è un quadro in perenne evoluzione.
Come giudica questo Italian eGaming Market 2011?
Lo trovo interessante, perché non è la prima volta che partecipo ad un convegno di questo genere e per la prima volta ognuno parla del proprio aspetto e della propria realtà, aldilà di banalità scontate che certe volte viene facile dire in un contesto istituzionale.
Qual è il contributo che i protagonisti del mercato possono portare in occasioni simili?
Secondo me la cosa che bisogna portare avanti è il proprio punto di vista, che certe volte può essere anche meno comodo nel riconoscere alcuni problemi che ci sono o alcune soluzioni che dovrebbero essere adottate, anche nel sistema italiano. Questo aiuterebbe a rendere proprio il sistema italiano più competitivo a livello internazionale.
L’Italian eGaming 2011 è stato occasione d’incontro tra chi regolamenta il mercato e gli operatori del settore. Si può arrivare nel breve periodo all’introduzione di novità come il ‘conto unico’?
Come sappiamo le novità da introdurre in questo campo sono abbastanza complicate, e non è pensabile che dopo un convegno si possa arrivare ad una soluzione in tempi rapidi. La cosa importante è che in occasioni come queste vengano introdotti elementi che poi diventano la base di una consultazione futura, di un ripensamento di alcuni elementi della normativa, che come sappiamo è molto complessa da mettere in atto. Ma anche da modificare.