(ASI) Susegana TV - Il sei settembre si terrà il nuovo tavolo di confronto tra il coordinamento sindacale delle quattro fabbriche del gruppo Electrolux e i rappresentanti degli imprenditori svedesi.
L'azienda rilancerà con toni molto diretti la richiesta di un'ulteriore molte di straordinario comandato. Infatti, i circa duecento operai volontari, che ritornano al lavoro al sabato mattina, non sono sufficienti a recuperare la produzione ritardataria di più di 15.000 frigoriferi, dovuta ad una serie continuative di scioperi. Il "gigante del freddo" ribadisce il suo ultimatum: se non tornerà in fabbrica tutto il personale con aggiunta di ore alle attuali lavorative, le commesse saranno dirottate altrove e lo stabilimento di Susegana (TV) potrà considerarsi a rischio chiusura.
I sindaci reagiscono con veemenza a quello che considerano un possibile ricatto, ed incitano all'assunzione di personale per far fronte alla nuova mole di lavoro, senza aggravare ulteriormente le precarie condizioni fisiche di quello attuale. Resta però grande preoccupazione tra i lavoratori e le loro famiglie. Essa viene manifestata anche dall'assessore regionale Elena Donazzan e dai Sindaci di Susegana e Santa Lucia di Piave. D'altro canto i lavoratori della De Longhi di Treviso e della Sole di Oderzo hanno accettato, grazie ad un incremento salariale del 70% di lavorare almeno una domenica ogni mese. Bisogna riconoscere però che le loro condizioni lavorative sono migliori, inoltre sono molto più giovani e meno stressati di quelli dell'Electrolux e quindi più disposti a spendere energie e sacrificare il loro tempo libero. L'unica soluzione da parte di Electrolux è l'assunzione di nuovi operai, possibilmente con un'età inferiore ai quarant'anni. Speriamo che si giunga a patti e la questione venga risolta nel rispetto della legge, ma soprattutto di coloro che "donano" la vita, perché un determinato servizio sia garantito, concluso e beneficiato da tutti.
Valentino Quintana - Agenzia Stampa Italia