(ASI) Prosegue ancora in numerosi comuni del Centro Italia il disagio creato dalla mancata erogazione di corrente elettrica. Una situazione di vera e propria emergenza, aggravata ed esasperata dalla neve, dal freddo e, in alcune aree, dal susseguirsi di sciami sismici.
Di fronte all’estremo disagio dei cittadini colpiti da tali eventi è fondamentale e prioritario, da parte delle aziende di energia, impegnare il massimo sforzo per ripristinare la corrente. Un ringraziamento in tal senso va ai tecnici ed agli operatori che stanno lavorando da settimane in condizioni estreme.
Di certo non si può dire altrettanto per il comportamento disattento delle aziende, che avrebbero potuto, anzi dovuto, evitare, almeno in parte, tale situazione. Se, da un lato, si è verificata la congiuntura di un insieme di fattori devastanti, dall’altra bisogna tenere in considerazione che la neve ed il gelo erano ampiamente previsti e prevedibili. Chi gestisce la rete di energia elettrica, però, ha spesso preferito perseguire strategie mirate alla ricerca di profitto, piuttosto che dedicarsi alla manutenzione della rete: ecco la causa che ha contribuito a determinare la situazione attuale.
Una volta ripristinati i collegamenti, la priorità deve essere quella di una attenta e mirata manutenzione, per mettere in sicurezza la rete e prevenire tali disagi.
Inoltre, superata l’emergenza, invitiamo l’Autorità a vigilare (noi faremo altrettanto) affinché i ristori automatici per gli utenti interessati dai distacchi avvengano tempestivamente.
In tal senso riportiamo la tabella (tabella 10) con gli importi dovuti superato il tempo massimo di ripristino della fornitura (tabella 9).
Una nota particolare riguarda proprio i ristori: se infatti verrà appurato che il distacco è avvenuto a causa di un disservizio causato dall’azienda, sarà quest’ultima ad erogare i rimborsi. Se invece questa dovesse dimostrare che il distacco è avvenuto per cause eccezionali, la beffa sarà doppia: per la mancata manutenzione (dimostrabile da foto e testimonianze di molti cittadini) pagherà la collettività, si attingerà infatti dal “fondo per gli eventi eccezionali” pagato in bolletta.
Per quanto riguarda, inoltre, piccoli esercizi e professionisti che avessero subito danni dimostrabili superiori a quanto quantificato nella delibera sui ristori forfaittari, invitiamo questi ultimi a contattare le nostre sedi per avanzare specifiche richieste, sulla base dei diversi casi particolari.