(ASI) Dodici persone sono state arrestate stamattina dalla Squadra mobile di Reggio Calabria con l'accusa di fare parte del clan di 'Ndrangheta dei Lo Giudice, considerato l'artefice degli attentati contro la magistratura reggina dello scorso anno.
E' quanto si apprende in un comunicato diffuso dalla Polizia di Stato secondo la quale i 12 criminali, arrestati su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, sono stati accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso, detenzione di armi comuni e da guerra, rapina e intestazione fittizia dei beni.
Sono state le testimonianze di tre collaboratori di giustizia facenti parte dell'organizzazione - Maurizio Lo Giudice, Roberto Moio e Consolato Villani - e quelle del capoclan Antonino Lo Giudice a rendere più precise le indagini. In particolare la collaborazione di Antonino Lo Giudice, che attualmente si trova in carcere, ha permesso di risalire ai nomi dei possibili responsabili degli attentati compiuti l'anno scorso contro i magistrati di Reggio Calabria.
Gli arresti di questa mattina seguono quelli della settimana scorsa a carico di altri quattro affiliati al clan Lo Giudice, accusati di essere responsabili degli attentati contro il procuratore generale di Reggio Calabria e di aver rivolto minacce al procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia reggina.
Nel corso dell'operazione di oggi sono stati sequestrati anche beni immobili per circa 3 milioni di euro. Tra i beni sequestrati ci sono appartamenti e attività commerciali tutte situate nella città dello Stretto e riconducibili alla cosca dei Lo Giudice.