Primo obiettivo quello di regolamentare la produzione e il mercato e monitorare i costi
(ASI) – Perugia – I produttori e i trasformatori di tabacco hanno costituito un Organismo interprofessionale europeo a tutela degli interessi della filiera. La decisione è stata presa all’unanimità dal comitato esecutivo di Unitab (Unione tabacchicoltori) riunitosi a Parigi. A rappresentare l’Italia in questo incontro, l’umbro Oriano Gioglio e Gennaro Masiello, presidenti rispettivamente di Unitab Italia e Ont (Organizzazione nazionale del tabacco). Presente anche una delegazione di Fetratab (Federazione europea dei trasformatori di tabacco) composta dal suo vicepresidente Domenico Cardinali e dal direttore Carlo Sacchetto. “Il nostro primo intento – ha commentato Gioglio – è quello di regolamentare la produzione e il mercato e monitorare i costi di produzione. Questa sinergia ci permetterà anche di conoscere meglio gli orientamenti futuri e gli scenari internazionali, alla luce dei nuovi prodotti da fumo e delle esigenze dei consumatori”. Tra i vari obiettivi che si sono posti i promotori della nascente organizzazione c’è anche quello di porre maggiore attenzione alle nuove sensibilità dei consumatori e dell’opinione pubblica sull’impatto della fase della produzione agricola, da un punto di vista ambientale e della tutela del paesaggio, sull’impatto negli aspetti della salute fino alla gestione dei residui dei prodotti da fumo. “Vogliamo tutelare l’immagine del tabacco – ha spiegato ancora Gioglio –, combattere la produzione illecita e fermare così il disimpegno delle grandi manifatture e l’esodo della produzione dall’Europa”. In dieci anni, dal 2005 al 2015, la produzione si è infatti dimezzata scendendo dalle 400mila alle 200mila tonnellate.
A conclusione della riunione, i segretari di Unitab, Francois Vedel, e di Fetratab, Carlo Sacchetto, si sono impegnati a redigere il nuovo statuto, secondo le osservazioni emerse, così da poter procedere entro giugno alla stipula dell’atto costitutivo. “La Commissione europea, attraverso Jesùs Zorrilla della Direzione generale agricoltura – ha concluso Gioglio –, sta ponendo molta attenzione alla questione così come il Copa-Cogeca e tutto il Gruppo di dialogo civile tabacco dell’Unione europea. La decisione di istituire un organismo interprofessionale è stata subito ben accolta dai tabacchicoltori ma anche dalle manifatture perché consente loro una programmazione complessiva con un unico soggetto”.