(ASI) Roma - Anche oggi la Chiesa fa risuonare l'annuncio della risurrezione. Gioia e speranza continuano a scorrere nei cuori, nelle parole, nei gesti e tutti noi cristiani siamo chiamati a questo annuncio di resurrezione.
Papa Francesco così ha sottolineato, nell'Angelus della seconda domenica dopo Pasqua, davanti ad una moltitudine di fedeli riuniti in piazza San Pietro la vita nuova donataci dal sacrificio pasquale di Cristo.
La presenza di Gesù risorto trasforma ogni cosa: il buio in luce, il lavoro inutile in fruttuoso, la stanchezza in nuovo slancio. Il Pontefice ha commentato l'episodio del Vangelo riguardante la pesca miracolosa dopo la resurrezione, in cui i discepoli sono quasi vinti dal ritornare indietro, dal cinismo, dalla mancanza di speranza. Proprio in questo momento di titubanza, di tenebra, la Chiesa cerca con fermezza e certezza di far risplendere l 'annuncio pasquale.
Francesco ha poi rinnovato l'appello per la liberazione di alcune persone sequestrate, in particolare del sacerdote salesiano Uzhunnalil, rapito nello Yemen il 4 marzo scorso.
Ha poi salutato con gioia i partecipanti alla maratona di Roma, atleti professionisti e corridori amatoriali. Alla fine ha recitato il Regina Coeli, preghiera mariana che nel tempo pasquale sostituisce l' Angelus.
Ilaria Delicati – Agenzia Stampa Italia
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