(ASI) Bari - 15.30, 30 gennaio, Palazzo Fizzarotti. La massoneria non è mai stata colpita dalla crisi. Anzi, forse proprio questo è stato uno dei fattori della sua espansione. Già in passato, quando ho scritto per le colonne di questo giornale un articolo sulla nascita di una nuova loggia a Trieste, ne ero certo, ed ora la convinzione si rafforza.
Il 30 gennaio si è tenuta l'inaugurazione barese della Gran Loggia d'Italia degli ALAM (Antichi Liberi Accettati Muratori), trasferitasi nei locali di Palazzo Fizzarotti. Il Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia degli ALAM, l'avvocato e professore Antonio Binni, ha presentato il libro di M. Coutan "La Grande Opera", (1775). Si sono susseguiti gli interventi di Sabato Cerchia e Veronica Mesisca, curatori del libro. La Gran Loggia degli ALAM è una delle due comunioni massoniche che discendono dalla divisione avvenuta nel lontano 1908 in Italia della massoneria nostrana. Obiettivi di questa parte della libera muratoria sono: l'esercizio del libero pensiero, sviluppo culturale e personale degli adepti, partecipazione attiva alla società. No alle questioni politiche e religiose.
Una nuova loggia si aggiunge a quelle già esistenti. In città, nel 2013, si contavano già 3 obbedienze e 20 logge (1). Non male come organizzazione, ove giovani che disorientati e privi di ideali bussano alla porta alla ricerca della cosiddetta conoscenza.
Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia