Sono infatti 12 milioni complessivi i fondi europei, del capitolo Gioventù di Erasmus+, impegnati dall’Italia in favore delle nuove generazioni attraverso attività di scambio, di volontariato europeo, di formazione e messa in rete di buone pratiche, di partenariati strategici per l’innovazione e di attività di dialogo strutturato che favorisce il dialogo tra giovani e decisori politici.
Oltre 28 mila giovani impegnati in iniziative di mobilità, 600 giovani volontari europei in entrata in Italia ed in uscita, più di 1 milione di euro impegnati in attività di cooperazione ed accoglienza con le aree del Mediterraneo. A cui si aggiungono oltre 5.000 giovani incontrati nelle attività a cui l’Ang ha partecipato durante l’anno, dalle giornate di informazione sui territori, agli eventi organizzati per confrontarsi attivamente con i giovani su tematiche di loro interessi, alle fiere e ai convegni.
Poi ancora la partecipazione all’Expò, le iniziative riguardanti i progetti nati in collaborazione con Anci ed Upi, le attività svolte in occasione della Settimana Europea della Gioventù, attività in collaborazione con le Agenzie Nazionali Erasmus+ Isfol ed Indire, seminari di natura internazionale sul tema dell’educazione non formale, sul volontariato e sull’inclusione dei giovani NEET. Ed infine il tour dell’Innovazione Sociale, con ItaliaCamp, per creare la prima rete di giovani innovatori sociali, i SIC (Social innovation Citizen).
Con questi numeri Ang chiude il 2015 e si prepara al nuovo anno con l’obiettivo di aumentare la propria capacità di penetrazione sul territorio per dare a tutti i giovani la possibilità di accedere ai fondi messi a disposizione da Erasmus+.
“I risultati di Ang sono frutto di una Pubblica Amministrazione efficiente e trasparente che lavora per favorire il processo di partecipazione dei giovani nonché per favorire percorsi di educazione ed apprendimento che possano facilitare il loro ingresso nel mercato del lavoro – commenta Giacomo D’Arrigo Direttore Generale di Ang – e non solo. Ang infatti ha la possibilità di raccontare la storia di una generazione impegnata nel sociale, nel volontariato, in attività di accoglienza e di dialogo interculturale e religioso che mai come oggi hanno bisogno di esser sostenuti e valorizzati. Infatti, tra le priorità del 2016 definite dalla Commissione Europea, c’è proprio l’accoglienza e l’integrazione dei rifugiati delle aree del Nord Africa e della zona del Mediterraneo attraverso i fondi Erasmus+. Accanto a questo lavoreremo per dar vita a collaborazioni ed attività con lo scopo di supportare le nuove generazioni in diversi ambiti e contesti.”, conclude D’Arrigo.