(ASI) ASSISI - Il Giubileo della Misericordia prende il via ad Assisi con l'apertura della Porta Santa della Basilica Inferiore di San Francesco. Sono stati il Vescovo di Assisi, Monsignor Domenico Sorrentino, il Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, e il frate più anziano della comunità francescana, padre Vladimiro Penev, ad aprirla. Tanti i pellegrini presenti da ogni parte del mondo.
Il Giubileo della Misericordia coincide con gli 800 anni dalla proclamazione di quello che è conosciuto come il "Perdono di Assisi". La città di Francesco rappresenta uno dei luoghi simbolo di questo Anno Santo anche perché considerata seconda tappa giubilare. "Un anno di misericordia e grazia. Abbiamo l'opportunità di rivolgere i nostri cuori e le nostre menti verso Dio e verso i nostri fratelli, soprattutto i più deboli - ha dichiarato il Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti - . La Porta Santa della Basilica di San Francesco d'Assisi si apre per i fragili corpi che attendono la salvezza, per i cuori sognanti o angosciati, per gli sguardi profondi o disorientati e per offrire una dimora a tutti. La dimora di Dio. Una porta che ci conduce ad abbracciare il prossimo e ad essere testimoni di un'umanità aperta all'accoglienza, alla carità e alla fratellanza. Questo stile - ha auspicato il custode - non vuole essere una parentesi, ma la trama della vita quotidiana".
"L'apertura della Porta Santa – ha dichiarato il direttore della Sala stampa del Sacro convento di Assisi, padre Enzo Fortunato - ci avvicina alle ferite che l'uomo ha subito nella storia. Piaghe da sanare. Un messaggio universale di misericordia, amore e pace che Assisi propone grazie a san Francesco. Come comunità francescana abbiamo dedicato sul nostro sito uno ‘Speciale Giubileo’ (www.sanfrancescopatronoditalia.it/giubileo) con servizi e approfondimenti francescani".
Da scoprire, inoltre, le sette tappe francescane suggerite dai frati per vivere a pieno l'itinerario giubilare nella Basilica di Assisi. Si parte dalla Porta santa, per continuare verso la tomba di san Francesco, passando per la cappella delle confessioni, l'altare, la Basilica superiore, le opere della misericordia per concludere con l’ultima tappa "inviati per il mondo" dove, come suggerito da Papa Francesco, sono tutti chiamati a far conoscere la bellezza della vita.
Il Giubileo coincide con il "Perdono di Assisi"
Il Giubileo indetto dal Papa coincide con ciò che san Francesco chiese 800 anni fa (1216) e che oggi è conosciuto e celebrato come il "Perdono di Assisi": indulgenza plenaria che per molti anni si è potuta ottenere unicamente nella Porziuncola, facoltà poi estesa a tutte le chiese francescane e a tutte quelle parrocchiali. Tanti gli elementi che legano Assisi all'anno Santo dedicato alla riscoperta della Misericordia e che la fanno candidare quindi, dopo Roma, a seconda tappa di questo Giubileo straordinario.
Francesco e la Misericordia
E' forte il legame tra san Francesco e il tema del Giubileo perché il Santo seppe, come il suo Maestro, anteporre le esigenze della misericordia al rigore della penitenza senza dar adito ad alcun compromesso, soprattutto quando entrava in gioco la sequela di Cristo. Seppe coniugare misericordia e verità (Sal 85,11). Perché il segreto della santità è saper tenere insieme aspetti apparentemente contrastanti, come fece Gesù: perdonò l’adultera che tutti volevano lapidare, ammonendola però di non peccare più. Fu misericordioso con lei, non la condannò né la giudicò, ma le ricordò pure che quanto aveva fatto era peccato (Gv 8,11). Poiché la misericordia senza la verità può trasformarsi in complicità, e la verità senza la misericordia scade facilmente nel giudizio.
LA PORTA SANTA DELLA BASILICA DI SAN FRANCESCO D'ASSISI
Il portale d'accesso alla Basilica inferiore di San Francesco di Assisi (primo quindicennio del sec. XIV) ha una struttura archiacuta, articolata in due aperture. Nel triangolo al congiungimento delle due arcate un piccolo mosaico che effigia San Francesco.
La porta di sinistra presenta nella parte superiore Cristo in gloria con gli Apostoli, nei riquadri delle due imposte ci sono delle grottesche: San Francesco e Santa Chiara, San Francesco ammansisce il lupo di Gubbio, Santa Chiara caccia i saraceni da Assisi.
La porta di destra nella parte superiore mostra San Francesco in gloria con i frati, nei riquadri delle due imposte, grottesche: San Ludovico da Tolosa e Sant'Antonio da Padova, San Ludovico si congeda dai confratelli, Sant'Antonio da Padova rianima un bambino.