(ASI) Parte anche a Verona il progetto di Recupero Farmaci Validi Non Scaduti ideato e promosso dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus a Milano, Roma, Torino, Varese, Rimini, Mantova, Monza-Brianza e Civitanova Marche e che ha permesso di raccogliere un totale di 152.287 confezioni per un valore di oltre 1.900.000 euro.
L'iniziativa prende il via in 10 farmacie del territorio dell'Ulss 20 di Verona, per essere poi ampliato ad altre 40 che hanno dato la loro disponibilità a raccogliere i medicinali non scaduti e consegnati volontariamente dai cittadini che parteciperanno quindi in prima persona alla campagna contro lo spreco farmaceutico. L'iniziativa vede coinvolti Fondazione Banco Farmaceutico onlus, Azienda Ulss 20, Federfarma Verona, Assofarm, Associazione Farmacisti volontari in Protezione Civile di Verona, Amia e CESAIM, Centro Salute per immigrati.
I cittadini potranno consegnare in farmacia medicinali con precise garanzie di integrità che verranno stoccati in appositi contenitori forniti da Federfarma Verona attraverso la copertura economica di Amia. Presso tutte le sedi delle farmacie aderenti all'iniziativa sarà visibile il logo "Recupero farmaci validi non scaduti..Anche la Fondazione Cattolica Assicurazione è partner attivo dell'iniziativa sanitaria. Il progetto prende il via da una legge regionale (l.r. 23/2011) fortemente sostenuta dall'allora presidente dell'Ordine dei Farmacisti Paolo Pomari. In questa prima fase sperimentale l'iniziativa si avvarrà della collaborazione dell'Associazione Farmacisti Volontari in Protezione Civile di Verona. L'intero progetto viene seguito e sostenuto dell'Ordine dei Farmacisti di Verona con il monitoraggio di Federfarma Verona che mira ad allargare ulteriormente il numero delle farmacie coinvolte una volta che le procedure saranno a pieno regime.
Anche nel capoluogo scaligero la raccolta riguarderà esclusivamente farmaci non scaduti, con un periodo di validità residua non inferiore a 8 mesi. Tali farmaci dovranno presentare il confezionamento secondario (esterno) e primario (interno) integro, in cui siano chiaramente identificabili il nome commerciale o principio attivo, il lotto e la scadenza oltre a contenere il foglietto illustrativo. Sono esclusi i farmaci che appartengono alle tabelle delle sostanze stupefacenti e psicotrope e i farmaci da conservare a temperature controllate (catena del freddo). Sono altresì esclusi i flaconi e tubetti non sigillati. Sarà cura del farmacista verificare tutte queste condizioni
Gli Enti assistenziali senza scopo di lucro dovranno utilizzare un software di gestione informatico suweb fornito dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus che permette all'Ente di essere in rete informatica, in modo da memorizzare per ogni confezione presa in carico: codice AIC, data di scadenza, farmacia che ha raccolto, presenza o meno della fustella, presenza o meno sulla fustella della sigla "confezione ospedaliera" e se possibile codice tracciatura e lotto.
"Un'idea vincente – spiega MATTEO VANZAN, delegato della Fondazione Banco Farmaceutico onlus per Verona – quella del recupero dei farmaci validi non scaduti che la nostra fondazione ha già attivato con successo in tante città italiane. Un sistema virtuoso per essere sempre più accanto ai cittadini fragili che non possono acquistare un farmaco per curarsi".
"Un segno di misericordia – aggiunge VANZAN- proprio durante il Giubileo straordinario voluto da Papa Francesco che vede protagonisti ancora una volta i farmacisti che hanno voluto aderire con convinzione a questa straordinaria iniziativa di civiltà e di solidarietà".