(ASI) "Stop war... play football", Un pallone per un fucile: Lega Serie B e B Solidale Onlus combattono insieme la piaga dei bambini soldato La Lega Serie B e "B Solidale Onlus" - l'Organizzazione Non-Profit neo costituita dalla Lega - scendono in campo per sostenere la campagna di sensibilizzazione "Stop war.. Play football".
Il progetto prevede l'invio e la distribuzione di palloni da calcio e di abbigliamento sportivo nei paesi più colpiti dalla guerra, dove è particolarmente sentito il fenomeno dei bambini soldato. Oggi sono 23 circa gli stati che utilizzano minori nelle ostilità nel mondo e si contano ancora più di 300.000 bambini soldato. A questo proposito, il Corpo Militare del Sovrano Ordine di Malta il prossimo 3 luglio si recherà in Somalia, a Mogadiscio, per la consegna di palloni e materiale sportivo, donati anche dalla Lega Serie B, ai giovani somali. L'iniziativa è supportata e patrocinata da numerosi altri Enti ed Organizzazioni italiane ed Internazionali tra i quali l'Esercito Italiano, il Comando Operativo Interforze del Ministero della Difesa, il Corpo Militare dell'Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Ordine di Malta, Malta Football Association e l'Associazione Sant'Anna. Il reclutamento e l'utilizzo di bambini soldato sono una delle più pesanti violazioni delle norme che regolano i diritti umani. Il fenomeno tuttavia rimane ancora lontano dall'essere superato, i bambini soldato nel mondo sono ancora più di 300.000. Oggi sono 23 gli stati che utilizzano minori nelle ostilità, in forma diretta o indiretta, nel mondo. La maggior parte dei bambini soldato sono maschi, anche le ragazze rappresentano un numero significativo. Circa il 30% delle forze armate mondiali che impiegano i bambini soldato hanno nelle proprie file delle bambine. I bambini se non muoiono nei combattimenti, vengono uccisi dalla droga, dalla violenza e dagli abusi sessuali subiti dai loro superiori dei gruppi armati. Sono 52 i Paesi del mondo che hanno ratificato il testo di Trattato sugli armamenti, adottato in sede ONU ad Aprile 2013 e già sottoscritto da 121 Stati (Con il deposito ufficiale di sette paesi aderenti: Argentina, Bosnia, Bahamas, Repubblica ceca, Senegal, Uruguay, Saint Lucia e Portogallo). I primi dieci esportatori mondiali di armi –Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unitohanno ratificato l'ATT, mentre gli Stati Uniti (paese chiave anche in questo ambito) hanno finora solo firmato il testo. Ad oggi permane una resistenza alla ratifica da parte di grandi produttori di armi come la Cina, il Canada,
Redazione Agenzia Stampa Italia